DOMODOSSOLA- 12-12-2021-- 59 anni fa, prima di Natale, sulle Alpi una forte nevicata e il pericolo di valanghe portarono alla chiusura della ferrovia del Gottardo da Zurigo all'Italia. In Svizzera e in Germania però, più di 150.000 lavoratori italiani aspettavano con ansia di tornare a casa, nel nord o nel sud Italia per il "Natale in famiglia".
Erano previsti 98 treni speciali, la strada non era un'alternativa, perché anche quella era chiusa..
La ferrovia Berna-Lötschberg-Sempione (BLS), che all'epoca era ancora a binario unico fino a Briga, e la "Linea del Sempione" hanno reso possibile l'impossibile: 62 treni supplementari, ognuno dei quali trasportava oltre 1000 italiani pieni di nostalgia, sono stati ripianificati e deviati verso le stazioni di Briga e Domodossola, in meno di due giorni e notti!
Oltre a questo grande volume di traffico, c'erano inoltre altri 24 treni speciali per i turisti invernali da Parigi al Vallese.
Testimoni contemporanei riferiscono che la linea del Lötschberg, che corre in alto sopra della Valle del Rodano, brillava di continuo nella notte, tanti erano i treni che si susseguivano uno all’altro!
Alla stazione di Briga, ogni 5 minuti partiva un treno: c'era più traffico che in un aeroporto di oggi.
I ferrovieri di allora hanno svolto un lavoro eccezionale! Grazie anche ad una fortissima collaborazione tra Svizzeri ed Italiani, tutti i treni arrivarono a casa con i loro passeggeri prima di Natale: in Friuli, Puglia, Calabria e Sicilia: "Buon Natale a tutti”.
Walter Finkbohner
Una foto scattata dall’Ing. Hans Schneeberger, Dirigente ferrovie federali, che nella occasione d’emergenza guidava anche lui i treni di chi tornava in Italia per Natale ed uno dei treni a Spiez (foto: Hans Schneeberger)