VERBANIA - 16-12-2021 - Fa discutere in città, la dedicazione disposta dalla giunta verbanese della scuola media Cadorna al medico di guerra e fondatore di Emergency Gino Strada. Discussione molto social ma soprattutto politica, tra i sostenitori del controverso generale della Grande guerra, nato e sepolto a Pallanza, e chi, invece è propenso a rendere omaggio all'azione umanitaria del chirurgo Strada. Se il giudizio su Luigi Cadorna è affidato alla storia, a Gino Strada, scomparso solo la scorsa estate, sono in molti a non perdonare il suo essere stato un pacifista a oltranza (anche se lui non amava il termine pacifista) e a non avere alcun legame col territorio. Per la Lega interviene il consigliere Michael Immovilli: “L’iniziativa della giunta di intitolare la scuola media Cadorna di Pallanza a Gino Strada deve essere portata in consiglio con un apposito ordine del giorno - dice -. E’ necessario che venga aperta la discussione e che ognuno si prenda la responsabilità politica di una simile scelta”. Immovilli aggiunge: “Siamo indignati non tanto perché hanno scelto la figura del medico di Emergency, ma perché il vero fine è quello di eliminare a posteriori la storia d’Italia”.
Diverse associazioni d'arma (aeronautica, fanti, carabinieri, ufficiali, forestali, finanzieri, paracadutisti, marinai) hanno firmato un corposo comunicato assieme al Comitato 10 febbraio e all'Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. Il "maresciallo d'Italia" sarebbe per loro oggetto di una "damnatio memorie" che il mondo della scuola riserva a determinate personalità che, come il generale, sono valutate con criteri validi solamente nell’attualità. "Cadorna fu un generale formato con metodi ottocenteschi e immerso in un conflitto moderno, brutale e in continuo divenire.
I condottieri francesi, inglesi, tedeschi e austriaci non furono meno rigidi nell’applicazione della disciplina o più caritatevoli nell’impiego degli uomini all’assalto. Quella era la visione tattica del tempo e sarebbe storicamente ed eticamente ingiusto condannarla esclusivamente sulla base di valori che animano l’odierna società".
"È bene che i nostri ragazzi sappiano che fu un illustre pallanzese a condurre i loro bisnonni sui campi della Grande Guerra - prosegue la nota -. Ai Cadorna, Pallanza ed il Paese devono moltissimo e questa proposta inevitabilmente offende la memoria e il sacrificio di un casato che ha contribuito ad unire, fare grande e liberare l’Italia.
Ci domandiamo dunque quale possa essere il legame diretto che unisce Pallanza al nome di Gino Strada e come la sua figura, indubbiamente meritoria, possa accrescere la cultura ed il senso identitario dei nostri ragazzi.
La scelta sembra invece viziata da un pacifismo ideologico che volutamente dimentica il sacrificio di migliaia di nostri soldati attualmente impegnati nei peggiori teatri di guerra del mondo. E se oggi la pace è per noi un bene e un valore che merita tanta importanza lo si deve all’orrore di due guerre mondiali che hanno insanguinato l’Europa e che, nel dramma, tanto ci hanno insegnato.
Fu proprio un Cadorna, il generale Raffaele jr, figlio del tanto vituperato Maresciallo d’Italia e comandante del C.V.L., ad essere valoroso protagonista della Guerra di Liberazione e della faticosa ricostituzione di quel regime democratico che ha garantito gli ultimi 76 anni di pace europea".
In conclusione, l’invito ai docenti di ritirare l’iniziativa proponendo ai propri allievi la figura di Cadorna con la giusta chiave di lettura e rispetto.
Infine l'appello al prefetto "affinché respinga questa insensata proposta valutando il fondamentale apporto dato dalla famiglia Cadorna nelle vicende pallanzesi ed italiane dal Risorgimento alla Liberazione".