ROMA - 18-12-2021 - "Imprese e lavoratori del turismo sono sul ciglio del baratro: urgono risposte, per evitare chiusure e licenziamenti". E' l'allarme lanciato da Federalberghi all'indomani dell'ultimo adempimento fiscale: il pagamento dell'Imu, che per molti albergatori senza risorse ha rappresentato un nuovo debito. "Per non parlare delle strutture in affitto, che si ritrovano sotto minaccia di sfratto dopo che lo sconto fiscale sui canoni si è esaurito a luglio - si legge nella nota di Federalberghi -. Nel complesso, più di 20.000 imprese non riescono a far fronte ai costi fissi di gestione concernenti l’immobile, che è il principale bene strumentale delle strutture turistico ricettive.
Inoltre, il 31 dicembre 2021 scadono il termine per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali Covid-19 e la moratoria sui licenziamenti. Se la cassa integrazione non sarà rifinanziata, saranno a rischio 70mila lavoratori dipendenti dalle strutture ricettive italiane.
“Imprese e lavoratori sono sul ciglio di un baratro”. Federalberghi “chiede di intervenire con urgenza per evitare che precipitino. Esonero della seconda rata IMU, proroga del credito d’imposta sugli affitti e della Cassa integrazione Covid sono le risposte di cui il settore ha bisogno con urgenza, per evitare chiusure e licenziamenti. Chiediamo che queste misure trovino posto nella legge di bilancio, che il Senato si appresta a votare.”