STRESA - 22-12-2021 -- L’atto ufficiale, anticipato la settimana scorsa dal quotidiano La Stampa, è stato spedito per pec l’indomani alle Ferrovie del Mottarone srl. Dopo il disastro funiviario del 23 maggio costato la vita a 14 persone, il comune di Stresa ha risolto il contratto di affidamento in concessione dell’impianto.
Firmato nel 2016 con validità fino al 31 dicembre 2028, prevede che la società fruisca dell’impianto -che, in project financing, ha in parte ristrutturato beneficiando di fondi regionali e comunali (da Stresa arrivano 143.080 euro l’anno)- sostenendone le spese e incamerando i guadagni, compreso l’affitto del ristorante Idrovolante di Carciano (29.483,46 l’anno) e del noleggio biciclette BiCiCo (1.251,14).
Alla luce del disastro di maggio, a fine estate il comune ha avviato il procedimento per la revoca che, dopo le deduzioni della società spedite il 3 novembre, s’è concluso con il provvedimento datato 16 dicembre. Stresa contesta alle Ferrovie del Mottarone la violazione degli articoli 9 e 13 del contratto: la mancata manutenzione ordinaria e straordinaria a regola d’arte, il non rispetto delle norme di gestioni, puntando sulle anomalie all’impianto frenante non annotate nel libro-giornale.
Poiché l’accertamento dei fatti è in fase di indagini da parte della Procura, la revoca si basa in gran parte sull’ordinanza del gip che ha chiesto i fermi giudiziari di tre dei 14 indagati.
Contro la revoca la società può presentare ricorso.