DOMODOSSOLA – E' saltata la mosca al naso al sindaco Pizzi per le sei interpellanze presentate dall'esponente della Lega Maria Elena Gandolfi nell’ultimo consiglio comunale, che hanno causato il disappunto del sindaco, che non ha gradito, per alcune di esse, la richiesta di risposta scritta. Pizzi ha accusato la Lega di “protagonismo di opposizione”.
“Mentre guardavo l'ordine del giorno di stasera – cosi Pizzi- ho fatto una riflessione che in un primo momento ho deciso di condividere con voi, e poi ho pensato addirittura di riportare in forma scritta, per chiedere che sia allegata a tutti i miei interventi della serata da questo momento in poi- ha spiegato il sindaco Pizzi- Chi siede in maggioranza ha il dovere di ascoltare chi rappresenta comunque una parte della popolazione, anche in caso sia fortemente minoritaria. Ma chi ricopre il ruolo di minoranza ha parimenti il dovere di praticare un approccio che crei le condizioni per l'ascolto e il dialogo, portando, se davvero necessario all'attività amministrativa, suggerimenti e aiuti concreti e costruttivi.
Lo sterile esercizio di “protagonismo di opposizione” che abbiamo visto praticare spesso purtroppo da chi si è concentrato sulle convenienze di partito, o da chi trova più facile o conveniente correre dietro ad ogni canto di sirena, non giova certo all'interesse della collettività, e con il tempo rischia di essere percepito come stucchevole, anche per gli elettori stessi di chi lo pratica.
Questa riflessione ha motivato la linea di sintesi che terrò nel rispondere ai numerosi documenti di parte della minoranza che sono all'ordine del giorno questa sera.
Molti dei quali, quasi tutti, richiedono anche la forma scritta. Modalità che ho visto richiesta davvero in casi rari e particolari nei molti anni in cui ho avuto l'onore di sedere nei banchi di questo consiglio comunale, e che, così utilizzata, non appare certo deporre a favore di una impostazione costruttiva.
Mi permetto di evidenziare che le svariate richieste di risposta scritta, comporterebbero, in caso di ampia articolazione dell'intervento invece che di sintesi, un notevole impiego di tempo da parte del personale addetto alla sbobinatura, io l'ho visto fare, e vi assicuro che sono ore che devono essere davvero calibrate, perchè non si butta via il tempo del personale. Tempo che in questo caso appare più utile, almeno a me personalmente, dedicare ad altre attività”.
Alle risposte delle interpellenze presentate da Elena Gandolfi il sindaco ha risposto in maniera telegrafica, con frasi tipo “valuteremo”, “prenderemo in considerazione” oppure “non è possibile” senza nessun’altra spiegazione.
Finite le interpellanze, il presidente del consiglio Marco Bossi ha negato, per due volte, una replica per fatto personale alla consigliera della Lega Maria Elena Gandolfi.
“Questa sera abbiamo visto un po’ di tutto. Non è volontà di questa amministrazione avere un atteggiamento di chiusura rispetto a certe situazioni. La mia posizione è stata ben articolata nella premessa iniziale. Sottolineo - ha detto il sindaco - che il rapporto personale e staccato da quello politico”.