VERBANIA – 20.02.2016 – Rischia di aggravarsi
la posizione del profugo che nella prima serata di ieri è stato protagonista di atti osceni. L’uomo, un 35enne di nazionalità somala ospite del centro di accoglienza dell’Istituto Sacra Famiglia di Intra, nella zona del lungolago di Intra e di piazza Ranzoni aveva mostrato i genitali a due donne incontrate per strada. Per questa ragione i carabinieri della stazione di Premeno, intervenuti su richiesta delle donne, l’avevano identificato e denunciato. Stamane, però, le due si sono presentate al comando provinciale dei carabinieri e hanno presentato a loro volta una querela, raccontando nel dettaglio quanto accaduto. Nella denuncia le donne, mamme che erano a spasso con i figli piccoli, non sono state solo testimoni degli eccessi sessuali del profugo (in stato di alterazione da alcol), ma anche vittime. Hanno raccontato di essere state prese di mira e di aver subito un approccio sessuale diretto, anche con contatto fisico, che non s’è interrotto subito quando hanno tentato di respingerlo. Questi fatti configurano, sul piano penale, il reato di violenza sessuale, che potrebbe anche essere contestato al somalo. Al di fuori dell’ambito giudiziario, questo episodio solleva dubbi e interrogativi sul piano sociale e sulla sicurezza.