STRESA - 31-01-2021 -- Ha ammesso d’essere indagato per gestione illecita di rifiuti, ma in ambito privato e professionale, al di fuori del suo mandato pubblico. È stato lo stesso Alessandro Bertolino, vicesindaco di Stresa, a informare ieri sera il Consiglio comunale della questione giudiziaria che lo riguarda, pubblicata l’altro ieri dal nostro giornale.
Una vicenda che risale al mese di ottobre, quando i carabinieri forestali hanno rilevato nel deposito della sua attività di artigiano edile in frazione Magognino, 20 quintali di scarti da cantiere che, per legge, non possono che essere smaltiti in discarica. Vicesindaco anche con delega all’Ambiente, Bertolino è quindi indagato per la violazione del Codice dell’ambiente. Un fatto per il quale, in una nota stampa diffusa oggi, si dichiara “sereno e fiducioso nella positiva risoluzione della vicenda”, ma anche “amareggiato” e “alquanto perplesso”. “Il sottoscritto è stato esposto ad una gogna mediatica, con il rischio di passare per un delinquente o di un disonesto – dichiara –. Premesso che sarà compito del mio legale fare chiarezza sulla questione nelle sedi opportune, vorrei comunque fare alcune precisazioni: i rifiuti erano stati temporaneamente stoccati nel mio fabbricato per una serie di eventi fortuiti e concatenati tra loro. Le quantità contestatemi sono decisamente esigue ed il sottoscritto ad oggi ha quasi completato la bonifica prescritta dagli organi competenti, impiegando ben tre ore del proprio tempo, questo solo per chiarire l'esigua quantità di materiale. Per ulteriore trasparenza, preciso che, come riportato nell'articolo, si tratta di inerti da demolizione e costruzione. Non ci sono, quindi, materiali pericolosi o rifiuti speciali”.
Bertolino si lamenta, infine, di “essere stato esposto inutilmente e immotivatamente a pubblico ludibrio, consapevole dei potenziali danni che articoli di questo genere possano causare alla mia attività imprenditoriale”.
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In risposta al vicesindaco, per quanto riguarda il nostro giornale, preciso che la notizia rispetta le regole deontologiche poiché: a) è vera, b) ha interesse pubblico, c) è scritta con continenza.
Ha certamente rilevanza pubblica e giornalistica che un vicesindaco e assessore all’Ambiente sia denunciato per aver violato le leggi ambientali, come peraltro egli stesso ammette, sostanzialmente riconoscendo la natura delle condotte contestategli dalle autorità.
Assumere una carica pubblica comporta onori e oneri, compreso quello di veder attenuata la propria sfera privata. Il vicesindaco è anche un pubblico ufficiale, chiamato a far rispettare le regole. La cronaca dei fatti è scevra da giudizi. I lettori hanno il diritto di farsi una propria opinione ed eventualmente di commentare sui social network, così come il vicesindaco di tutelarsi nelle sedi opportune se diffamato.
Massimo Parma