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VERBANIA - 01-01-2022 -- Prosegue anche a Capodanno l’attività vaccinale dell’Asl Vco, che da lunedì subirà un’accelerata. Tra prime dosi, somministrazioni ai bambini e booster (le terze dosi), il Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive) e l’Unità di crisi della Regione ha stabilito che nella provincia azzurra si effettuino 1937 iniezioni al giorno. Per arrivare a quella cifra, oltre ad ampliare gli orari dei tre principali hub vaccinali (il teatro Maggiore a Verbania, la sede dell’Unione montana a Domodossola, gli uffici Asl di Crusinallo a Omegna), che resteranno aperti sette giorni su sette dalle 8 alle 16,30, verrà potenziato il personale. Le “linee” di vaccinazione che opereranno in contemporanea saranno 6 a Verbania, 5 Domo e 3 a Crusinallo. È poi prevista la riapertura del centro di Premosello, che nella prima fase della campagna vaccinale seguiva la bassa e media Ossola, una postazione anche a Cannobio, e una a Gravellona Toce, in collaborazione con l’istituto Garofalo. Il giorno dell’Epifania a Crusinallo è in programma un open day del vaccino ad accesso diretto per i bambini dai 5 agli 11 anni, con la presenza dell’animazione dell’associazione Dottor Clown.

Intanto i dati ufficiali sull’epidemia di Covid-19 diffusi dalla Regione confermano il trend di crescita dei casi. A oggi sono 78.540 i piemontesi positivi. Di questi, 77.190 sono in isolamento domiciliare, 1.242 (+19 rispetto a ieri) si trovano ricoverati in ospedale e 108 (+1) occupano un letto in Terapia intensiva.

L’Asl Vco ieri ha diffuso una nota ufficiale nella quale spiega come verrà rimodulata l’attività degli ospedali alla luce della quarta ondata. Sono 58 i posti letto Covid approntati tra gli ospedali “Castelli” di Verbania e “San Biagio” di Domodossola. Il primo, che ospita anche il reparto di Malattie infettive, ne conta 32 -ai quali si devono aggiungere i 6 di terapia intensiva (sugli 8 del reparto), il secondo 26.

I numeri consentono al momento di gestire agevolmente i ricoveri, che sono poco più di una trentina. Nel caso di necessità è possibile fare ricorso al Coq, all’Istituto Auxologico italiano o al Garofalo.