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CANNOBIO - 08-01-2022 -- Solenne ma in tono minore a causa della pandemia. C’è molta attesa a Cannobio per il 500° anniversario del miracolo della Sacra Costa. L’8 gennaio del 1522, nel borgo dell’alto Verbano, da un quadro raffigurante il Cristo deposto dalla croce appeso in una stanza della locanda della famiglia Zaccheo, stillarono gocce di sangue e si staccò un pezzetto d’osso. I cannobiesi raccolsero le reliquie e le portarono in chiesa, avviando quella tradizione di celebrazione del miracolo che si ripete da cinque secoli.

L’anniversario del 500°, per il quale si preparavano grandi celebrazioni, è giunto in un periodo difficile a causa del Covid. Ecco perché, non volendovi rinunciare, con estrema fatica e restando nel perimetro delle norme di prevenzione della pandemia, è stata approntata una cerimonia a metà.

Alle 17 nella collegiata di San Vittore sarà celebrata, con diretta televisiva su AzzurraTv e con un collegamento al teatro nuovo di Cannobio, la cerimonia religiosa che culminerà con la discesa della reliquia dalla “nivola”. Non ci sarà l’adorazione e il bacio alla Sacra Costa, e la processione diretta al santuario della Santissima Pietà –edificato sulle fondamenta della locanda Zaccheo– non sarà rischiarata solo dai lumineri (i lumini che a migliaia vengono esposti lungo il percorso e tra le abitazioni private), che verranno collocati solo a finestre e balconi delle case, non in luoghi pubblici, tanto che l’illuminazione pubblica sarà in funzione.

Al termine della processione il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla impartirà la benedizione ai fedeli e al lago e poi aprirà la “porta santa” che darà il via all’anno giubilare di Cannobio che permetterà di ottenere l’indulgenza plenaria. La celebrazione nel santuario sarà per pochi.

La tradizionale cena a base di pasta e fagioli, luganighe e patate lesse, il menù che fu servito mezzo millennio fa nella locanda Zaccheo, sarà consumato esclusivamente a casa.

Le celebrazioni proseguono domani con le messe delle 8,30, 9,45 e 11. In coda a quest’ultima si terrà l’intitolazione del piazzale antistante il santuario a monsignor Germano Zaccheo, religioso cannobiese, già vescovo di Casale Monferrato, scomparso nel 2014 (nella foto).