STRESA - 15-01-2022 -- A festività all’Istituto “Erminio Maggia” di Stresa si tirano le somme di “Auguri di Natale", il progetto coordinato dalla docente di religione Antonella Pascarella, che ha visto le studentesse e gli studenti del primo anno dell’indirizzo Enogastronomico e della classe prima del Tecnico turistico impegnati nella scrittura di lettere o messaggi di auguri rivolti agli ospiti di alcune case di riposo del territorio per regalare un sorriso e delle parole gentili a chi ne ha più bisogno. Il risultato è una raccolta di circa 60 lettere e messaggi di auguri accompagnati da poesie, riflessioni e immagini, che prima delle feste è stata recapitata alla casa di riposo “Don G. Nobile” di Varallo Pombia, alla “Dott. Giuseppe Pariani” di Oleggio, alla “Fondazione Medana” di Invorio, alla “M.G. Taglietti” di Nebbiuno e alla “Tadini” di Stresa.
Parole semplici, personali e spontanee per raccontarsi e gettare un ponte intergenerazionale tra due mondi solo apparentemente lontani, ma capaci di nutrirsi e arricchirsi vicendevolmente. Un modo per stimolare l'empatia nelle nuove generazioni e al tempo stesso trasmettere vicinanza a chi negli ultimi anni ha pagato caro il prezzo della pandemia, rinunciando spesso per lunghi periodi all'incontro con i propri cari. Un'iniziativa per rallegrare il Natale di tanti anziani trasmettendo loro il calore della solidarietà e dell’affetto attraverso la freschezza di un linguaggio giovane e genuino ma al contempo delicato e profondo.
Ora spazio alle parole degli studenti. Segue una breve raccolta.
"Stiamo vivendo un momento della nostra vita molto particolare in cui tutto ciò che accade ha dell’incredibile! Per colpa della pandemia ci siamo un po’ allontanati ed isolati, ma proprio per questo a volte abbiamo riscoperto cose dimenticate da tempo, come ad esempio scrivere una lettera ad un amico. Oggi mi é venuta voglia di prendere carta e penna e di scriverle. Vorrei raccontarle qualcosa di me...".
"Sicuramente gli ultimi due anni non sono stati facili per nessuno: per noi ragazzi e specialmente per voi, che non avete potuto incontrare i vostri parenti e amici, che avete avuto paura di ammalarvi in modo grave perché siete considerati persone fragili. Ma per me voi non siete affatto fragili nel vero senso della parola perché voi avete affrontato la vita, siete stati bambini che giocavano, ragazzi che correvano, siete diventati mamme e papà oppure zii, grandi lavoratori, oppure grandi studiosi. Forse avete costruito case oppure cucito vestiti, oppure curato e potato alberi. Magari avete insegnato o avete cresciuto i vostri figli e nipoti. Qualcuno forse ha fatto la guerra, qualcun altro guidava autobus… Insomma… fragili? Voi avete contribuito a costruire parte del mondo dove noi stiamo vivendo. Voi siete la nostra storia".
"Ho scelto questa scuola perché mi piace molto cucinare e in futuro vorrei diventare uno chef. Forse anche voi conoscete qualche bella ricetta tradizionale che potreste insegnarmi. E forse un domani potremmo riuscire ad incontrarci e voi potreste raccontarmi delle belle storie, magari sorseggiando un buon tè con dei biscotti fatti da noi".
E infine gli immancabili auguri, qui uno dei tanti: "Con queste righe desidero augurarvi di trascorrere delle feste serene e di sentire sempre l’amore delle persone che vi vogliono bene, nonostante la distanza e il periodo difficile che tutti stiamo affrontando da troppo tempo. Speriamo in un futuro migliore per tutti noi!"