VERBANIA - 24-01-2022 -- Infastidiva gli altri avventori del bar e, in un affollato sabato sera in centro, creava tensione e confusione minacciando risse. È la presenza di un ubriaco che turbava l’ordine pubblico il motivo per cui, attorno alle 23, una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri e una della questura sono intervenute in piazza Ranzoni, a Intra.
Di fronte a loro hanno trovato Roberto Tropea, 30 anni, pregiudicato noto alle forze dell’ordine per aver, di recente, scontato in carcere una condanna per tentato omicidio. Alla vista degli uomini in divisa ha risposto con insulti e minacce. “Vi ammazzo” - ha detto, facendo seguire alle parole i fatti. Ha sferrato un pugno al volto di un brigadiere che, pur scansandosi, è stato colpito di striscio allo zigomo. A lui e al collega ha poi rifilato calci agli stinchi e alle ginocchia, indirizzando invece al petto la pedata all’assistente di polizia accorso in loro aiuto.
Le forze dell’ordine l’hanno trattenuto a fatica e, una volta immobilizzato, l’hanno arrestato per resistenza. Una volta condotto al comando provinciale dell’Arma per completare le pratiche burocratiche, non s’è fermato e, dando nuovamente in escandescenze, ha rotto una sedia.
Oltre alla resistenza e al danneggiamento, deve rispondere delle lesioni cagionate ai tre, refertate al Dea dell’ospedale “Castelli” con prognosi di 8 giorni, 10 per il carabiniere che nella colluttazione s’è distorto un polso.
Oggi Tropea, difeso dall’avvocato Livio Tartaglione, s’è presentato davanti al giudice Antonietta Sacco, che ne ha convalidato l’arresto e che ha disposto come misura cautelare gli arresti domiciliari. Il pm Anna Maria Rossi, visti i precedenti dell’arrestato, ha chiesto una misura più pesante. È stato comunque autorizzato a uscire due volte la settimana per attendere alle commissioni più urgenti.