STRESA – 27-01-2022-- A Stresa, in occasione della Giornata della Memoria, è stata posizionata una Pietra d’Inciampo presso l’Istituto alberghiero “Maggia” a cui è seguita la cerimonia presso il monumento per ricordare i caduti stresiani nei lager nazisti.
Una Pietra d’Inciampo “Per non dimenticare. Alle vittime, ai superstiti, ai giusti dell’Eccidio del lago Maggiore. Stresa, 22 settembre 1943”, così recita la dicitura impressa sulla targhetta apposta negli scalini dell’entrata principale dell’Istituito Alberghiero stresiano nella sede rosminiana e a cui hanno partecipato gli studenti delle classi seconde. Cerimonia di collocazione organizzata dall’Istituto in collaborazione con la Casa della Resistenza e l’ANPI sez. Vergante. E per rendere più vivo il Ricordo, il dirigente Fiorenzo Ferrari, insieme ai docenti di italiano e diritto e agli studenti delle classi quinte, ha organizzato una conferenza sul tema a cui erano presenti il vicepresidente della Provincia Rino Porini, il tenente colonello Alberto Cicognani, la presidente dell’ANPI-sezione Vergante Flavia Filippi, il segretario e consigliere dell'Associazione Casa della Resistenza Gianmaria Ottolini, l’arciprete di Stresa Don Gianluca Villa, il Sindaco di Stresa Marcella Severino, l’Assessore alla Cultura Maria Grazia Bolongaro e il vicesindaco di Baveno Maria Rosa Gnocchi.
Un momento istituzionale si è svolto anche presso il Monumento ai caduti nei Lager Nazisti. Una “luce per la Memoria” è stata accesa in ricordo di Domenica Diverio, Giacomo De Giovannini, Giuseppe De Giovannini, Giuliano Nicolini, Giovanni Toroni, Riccardo Ronzoni, Giuseppe Colombo Crugnola, Giacomo Furnari, Giovanni Galli, Guido Giavina, Costantino Rattazzi, stresiani caduti nei lager.
Don Gianluca Villa ha inoltre ricordato le figure di Don Angelo Ricci e di Franca Negri Padulazzi, “i giusti di Stresa che misero a repentaglio la propria vita per salvare delle vite umane” e per i quali sono stati piantati due alberi in Israele.
E poi il commosso intervento del Sindaco Severino con il foulard dei prigionieri tra le mani, donatole da Lidia Maksimovic, deportata politica a soli tre anni, che ancora oggi all’età di ottant’anni racconta con lucidità quello che ha vissuto per un anno e mezzo ad Aushwitz nel reparto sperimentazioni del medico criminale Mengele. Una testimonianza straziante che fa toccare la storia con mano.
“Io non voglio moltiplicare l’odio, ma voglio moltiplicare l’amore. Solo così combatteremo l’odio e le brutture” questo il messaggio della Signora Lidia che il Sindaco ha voluto portare a tutti gli stresiani in questo giorno così importante per la storia, ma che “bisognerebbe portare nel quotidiano”. La cerimonia si è conclusa con la lettura di Don Gianluca Villa di un Salmo dell’Antico Testamento.
Hanno presenziato un numero rappresentativo dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo di Polizia Municipale con il Gonfalone Civico, delle Associazioni Locali: Alpini, CRI, AVIS, Protezione Civile, coi rispettivi gagliardetti e la presidente dell’ANPI-sezione Vergante Flavia Filippi. (H.B)