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BRUXELLES - 29-01-2022 -- Un ritorno alla normalità o, comunque, una gestione diversa dell’emergenza pandemica. È forte, in queste settimane in cui i medici annunciano l’inizio della discesa della curva dei contagi, il pressing per la riduzione delle restrizioni alla libera circolazione. Tra chi preme ci sono anche, in vista della prossima stagione, gli operatori turistici. Il green pass rafforzato e l’obbligo dei tamponi in ingresso – sostengono – rischiano di penalizzare l’Italia nel momento in cui si deve scegliere la meta per le vacanze.

In questo senso, anche nella direzione di una gestione armonica dei protocolli, in settimana il Consiglio Ue ha approvato una raccomandazione per semplificare il green pass all’interno dell’Europa, chiedendo che la circolazione sia libera con le vecchie norme: certificato di vaccinazione fatta da 14 giorni e valida per 270, tampone molecolare negativo entro le 72 ore, tampone antigenico rapido entro le 24, prova dell’avvenuta guarigione.

La raccomandazione entra in vigore il 1° febbraio, lo stesso giorni in cui, in Italia, la validità del green pass viene ridotta da 9 a 6 mesi. Forte è il pressing delle istituzioni europee anche verso il nostro paese. Per adeguarsi: “È importante che gli Stati membri diano seguito a tale accordo e attuino senza indugio le norme concordate” - affermano Stella Kyriakides, commissario Ue alla Salute e Didier Reynders, commissario alla Giustizia.