VERBANIA – 24.02.2016 – Le ricerche di Paolo Rindi
riprenderanno. Sfumate o sgonfiate le varie piste che potevano far pensare che il ventenne studente universitario varesino scomparso in Val Grande dal 31 gennaio fosse vivo e al di fuori del Verbano Cusio Ossola, si tornerà lì dove tutto è iniziato, tra Cicogna e Pogallo. La decisione è stata presa questa mattina a Villa Taranto durante la riunione appositamente convocata dal viceprefetto Michele Basilicata e alla quale hanno partecipato tutte le forze dell’ordine e gli enti di soccorso. D’accordo sul come, c’è ancora da attendere sul quando. È infatti prevista in arrivo nel Vco una perturbazione destinata a portare pioggia e, forse, neve. Prima di iniziare nuovamente le ricerche si attenderà che sia cessata. Ci vorrà qualche giorno e poi di nuovo in valle, nei luoghi che il Soccorso alpino civile, i vigili del fuoco, la Guardia di finanza, la Forestale e alcuni volontari, hanno già battuto palmo a palmo anche con l’ausilio di elicotteri, droni e cane molecolare. Di Paolo Rindi non c’è traccia e ora che la famiglia ha compreso che le speranze di vederlo vive si sono ridotte, non si vuole comunque desistere.