VERBANIA - 03-02-2022 -- Quando lui rincasò dal lavoro in Svizzera, la convivente non c'era più. Aveva fatto le valigie e, tornandosene a casa sua in Romania, gli aveva lasciato un biglietto con cui gli comunicava la fine della loro relazione. Nello sloggiare, però, non se n'era andata a mani vuote: s'era recata in banca e aveva svuotato il conto corrente su cui era autorizzata a operare con firma disgiunta, prelevando 3.000 euro. Sparirono anche altri 13.000 euro, i risparmi che il frontaliere -44enne residente in Val Vigezzo- teneva in contanti in casa.
Non rassegnandosi a perdere così il denaro, l'ossolano prese l'aereo e andò in Romania, dalla ex convivente di tre anni più giovane. La incontrò e l'affrontò insieme ai familiari, che lo misero alla porta in malo modo.
Fu allora -i fatti risalgono al 2017- che il frontaliere presentò denuncia. L'ex convivente, che da allora non è mai più tornata in Italia, è stata processata al tribunale di Verbania per appropriazione indebita aggravata, con la contestata aggravante della convivenza. Il giudice Antonietta Sacco l'ha condannata a un anno e a 500 euro di multa, con il beneficio della sospensione condizionale. Il pm Anna Maria Rossi, ritenendo il fatto grave, aveva chiesto il doppio: 2 anni.
