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poli inci

VERBANIA - 03-02-2022 -- Colpa o malore? Saranno i periti nominati dal gip a chiarire definitivamente se, nell’incidente mortale avvenuto il 23 marzo 2019 sul ponte tra Pallanza e Intra, l’invasione di corsia dell’auto che falciò una famiglia sul marciapiede, avvenne perché il conducente si sentì male. Questa è la tesi che gli avvocati Guido Pitzalis e Valeria Sannella sostengono per il 27enne ossolano che, al volante di una Ford proveniente da Pallanza e diretta a Intra, attraversando il ponte sulla statale sbandò, sfiorò due auto che procedevano in senso opposto e centrò un gruppo di quattro persone. Nell’impatto perse la vita Giovanni Agosti, 54 anni, di Cossogno. La compagna riportò serie fratture e si riprese, mentre la nuora di lei, che spingeva il passeggino del figlio di pochi mesi -uscito miracolosamente illeso, con lesioni lievi- riportò gravissimi traumi con conseguenze neurologiche permanenti.

L’automobilista, che non era né in stato di ebbrezza, né sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, sostiene di aver avuto un malore che, sul piano penale, i suoi legali ritengono possa valere come causa di non punibilità. Non è di questo avviso la Procura che, tramite il pm Laura Carrera, ha chiesto al gip una condanna a quattro anni.

Il procedimento che va avanti da mesi davanti al giudice Rosa Maria Fornelli è con rito abbreviato condizionato all’acquisizione di una perizia medica. Ed è su questa, sul dubbio di un’ischemia transitoria, che punta la difesa.

Il giudice, prima di emettere sentenza, ha deciso di chiedere un ulteriore parere medico. L’altro ieri hanno giurato il dottor Luigi Angelo Demori e il collega Pietro Osvaldo Annovazzi. Medico legale e neurologo sono chiamati a fornire un parere che sarà rilevante per la decisione del gip, attesa per il 25 maggio, giorno dell’udienza in cui saranno ascoltati i periti, le cui operazioni inizieranno il 2 marzo, e verrà emessa sentenza.