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VERBANIA - 08-02-20222 -- L’azienda inquina e scarica metalli pesanti nella rete idrica. È questa l’accusa che la Procura di Verbania mosse nel 2019 a un’impresa di pulitura metalli di Omegna. Acqua Novara-Vco, nell'ambito di normali controlli, il 29 maggio di quell'anno effettuò il prelievo di un campione d’acqua da un tombino in cui scorrono le acque meteoriche e lo mandò ad analizzare. Il responso fu un’elevata concentrazione di cromo, superiore ai limiti di legge del Codice dell’ambiente tali da far scattare ipotesi di condotte penalmente rilevanti punite con un massimo di due anni di arresto e con sanzioni tra tremila e trentamila euro.

Il processo ha scagionato del tutto l’imprenditore, che è stato assolto con formula piena su richiesta dello stesso pubblico ministero Anna Maria Rossi. Dal dibattimento, anche su testimonianza diretta del tecnico di Acqua Novara-Vco che effettuò il prelievo, è emerso che il campione fu prelevato da un tombino esterno allo stabilimento, situato in un parcheggio pubblico e, quindi, non direttamente riconducibile all’azienda. Peraltro quella condotta di scarico di acque bianche è a servizio di altre attività della zona.