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PIEMONTE - 09-02-2022 -- Il volume del lago Maggiore inferiore di circa un terzo della media del periodo, all'appello mancano circa 200 milioni di metri cubi d'acqua. E' l'effetto palese (non il solo purtroppo), di una siccità che in Piemonte oscilla ai livelli più alti della scala di misurazione: tra severa ed estrema. Il deficit pluviometrico negli ultimi 90 giorni si pone tra -90% e -30% rispetto al clima 1991-2020. Con 62 giorni di siccità al 9 febbraio 2022, in Piemonte si arriva al 13° posto come periodo secco (pioggia sul Piemonte inferiore ai 5 mm) più lungo negli ultimi 65 anni. Il periodo più lungo tra novembre '99 e marzo del 2000 (137 giorni). L'ultima precipitazione significativa, ovvero con pioggia superiore ai 5 millimetri, è stata registrata l'8 dicembre, poi nulla ed anche i prossimi giorni non promettono nulla di buono. Non pioverà ancora dicono i meteorologi di Arpa Piemonte, quantomeno non ci saranno precipitazioni tali da poter risolvere parazialmente il problema.
Una situazione che preoccupa e che ieri mattina ha visto l'assessore all'ambiente Matteo Marnati, tenere un incontro da remoto con le Province per fare il punto della situazione, sulla scorta dei dati elaborati da Arpa. Dati dai quali emerge che lo scorso mese di gennaio è stato il quinto più secco degli ultimi 65 anni, che si sono persi oltre 1000 milioni di metri cubi di acqua provenienti dalla neve (oggi siamo a 620 milioni di metri cubi contro una media di circa 1600 Milioni di metri cubi) e che, all’orizzonte, non si intravedono precipitazioni significative o comunque tali da poter parzialmente risolvere il problema.

“I dati più allarmanti – afferma Marnati – arrivano dal fiume Sesia, che mostra quasi l’80% in meno di acqua, dal Tanaro, con il 65% in meno. La portata del Po è quasi dimezzata e il lago Maggiore invasa solo 35% della capacità massima teorica. Accanto a ciò vi sono anche situazioni, sporadiche e confinate nelle aree montane e collinari, in cui preoccupa l’uso di acqua per scopi potabili e, se questa situazione dovesse perdurare, a rischio anche l'approvvigionamento di acqua per uso agricolo”.
Il momento di incontro con le Province è stato anche l’occasione per condividere le nuove linee guida adottate dalla giunta a dicembre scorso.
“Linee che – spiega l’assessore Marnati - in particolare hanno lo scopo di fornire indicazioni a tutti gli attori rispetto agli accorgimenti da mettere in pratica, ciascuno per la propria competenza, in modo progressivo rispetto all’eventuale aggravarsi della situazione nel corso degli eventi critici di scarsità e siccità, per garantire in prima battuta l’erogazione di acqua potabile per la cittadinanza. Ma anche di prevenire fenomeni estremi, attraverso una gestione razionale della risorsa sin dalle prime avvisaglie di scarsità. Oggi più che mai è fondamentale la tempestività nell'adozione di provvedimenti”.
“Si è inoltre affrontato il problema della responsabilizzazione all’uso dell’acqua in tutti i settori di utilizzo – aggiunge l’assessore - Tutti gli enti preposti al controllo alzeranno il livello di attenzione in modo tale da prevenire atteggiamenti indiscriminati che in questo momento di scarsità si rivelerebbero particolarmente dannosi anche per la collettività. Rinnoviamo infine l’appello a tutti i cittadini piemontesi per un uso consapevole e attento della risorsa acqua, per prevenirne lo spreco”.
Prossimo appuntamento il 15 febbraio quando si terrà l’incontro con tutte le regioni del nord e dove “l’osservatorio stabilirà lo stato reale della gravità della situazione”.

Foto di repertorio