VERBANIA - 09-02-2022 -- Dopo le segnalazioni della truffa sui rilevatori del gas dal valore di pochi euro ma venduti porta a porta a 300, Federconsumatori Verbania segnala ai media il caso di un'anziana di Pallanza, una ottantaseienne, caduta nella cosiddetta "truffa del catalogo". Anche in questo caso, la malcapitata avrebbe sborsato migliaia di euro (2.240) per un bene dal valore assai inferiore.
"Purtroppo si tratta di una delle tante truffe ormai classiche - spiegano da Federconsumatori - : Società S.r.l. con sede fra la Lombardia e il Veneto che offre, con 'venditori porta a porta', la possibilità di acquistare un ventaglio di beni (es. arredo, letti, materassi, abbigliamento, pentole, attrezzi) a prezzi teoricamente scontati, facendo sottoscrivere un contratto ove però spesso non viene mostrato nessun catalogo o listino prezzi, impedendo quindi al consumatore di avere l’esatta percezione dell’entità del presunto sconto o dell'affare".
La vicenda particolare si è consumata lo scorso primo febbraio. Il venditore porta a porta ha fatto sottoscrivere all’anziana un contratto prestampato vincolandola ad una spesa di 2.240 euro per l’acquisto di una poltrona, il cui valore reale di mercato è molto inferiore. L’anticipo corrisposto, fortunatamente, è di sole 50 euro. Intervenuta la figlia, ha subito telefonato all’Azienda richiedendo di recedere dal contratto, però, come purtroppo accade, il recesso è stato negato. Rivoltasi quindi alla Sede di Ferderconsumatori Verbania VCO è stato possibile eseguire il recesso a mezzo pec entro i termini di legge, e quindi svincolare la mal capitata da ogni obbligo contrattuale ancor prima della consegna della poltrona, richiedendo anche la restituzione dell’anticipo corrisposto. Inoltre è stato contestato il comportamento poco trasparente in quanto nessun catalogo e nessuna scheda tecnica è mai stata consegnata.
OCCHIO ALLE CLAUSOLE SULLA PERSONALIZZAZIONE
"Abbiamo notato - rimarca Federconsumatori - che la Società venditrice, a differenza del passato, ha furbescamente classificato i propri prodotti come 'personalizzati e su misura' inserendo quindi nel prestampato una clausola che impedirebbe al consumatore l’esercizio del diritto di recesso. Tale clausola è radicalmente nulla e non ha alcun effetto di legge. Inoltre la stessa Società nel proprio modulo sta utilizzando in modo ingannevole un logo molto simile ad una nota Società produttrice di presidi sanitari".
Anche questo genere di contratti trovano un limite nelle fondamentali tutele normative previste dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), infatti è sempre possibile esercitare il diritto di recesso: in alcuni casi entro 14 giorni dalla firma, in altri entro 14 giorni dalla consegna dei beni o dalla consegna dell’ultimo bene in caso di acquisto multiplo. "Il recesso è unilaterale e non deve essere accettato dal venditore, ha l’effetto immediato di annullare il contratto svincolando il consumatore da ogni obbligo di pagamento. Il consiglio è sempre quello di diffidare da tali venditori, di non firmare nessun contratto e di contattare gli organi di Polizia.
Solitamente in un solo giorno riescono ad intercettare diversi anziani, quindi non abbiamo ancora contezza di quante siano le vittime dall’1 febbraio ad oggi. La nostra zona l’ultima volta è stata colpita nel giugno scorso", chiosano da Federconsumatori.
Per informazioni 351.880.10.54.