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tribunale 17

VERBANIA - 09-02-2022 -- “Dottoressa, ho male qui”. Indicava l’addome e, per mostrare il punto dolente, prese la mano di lei e se l’avvicinò all’inguine. È per questo gesto, unito a un improvvisato massaggio al collo subito interrotto dalla vittima -così come il tentativo del suo aggressore di farsi toccare le parti intime- che il Tribunale di Verbania ha condannato per violenza sessuale di lieve entità un uomo di Arona. Trentotto anni, residente in città, nella notte del 2 luglio 2019 si recò all’ex ospedale Santissima Trinità, oggi sede della Guardia medica, dove era in servizio una giovane dottoressa.

Si presentò lamentando presunti e generici dolori addominali che il medico avrebbe dovuto verificare, se non fosse che l’esame si interruppe presto per le pesanti avance portate alla professionista. Molestie che, denunciate, hanno originato un processo penale con l’ipotesi accusatoria di tentata violenza sessuale.

Ieri l’imputato, difeso dall’avvocato Paolo Patacconi, è stato condannato a un anno e quattro mesi, meno dei due anni e due mesi chiesti dal pm Gianluca Periani, che ha riformulato l’accusa da un tentativo a un fatto compiuto, come il collegio di giudici ha riconosciuto, irrogando tuttavia una pena inferiore.