VERBANIA - 11-02-2022 -- CROSS Project, ideato da Antonella Cirigliano per sostenere e produrre progetti incentrati sui linguaggi performativi contemporanei sul territorio del Lago Maggiore, sarà protagonista con altrettanti spettacoli sperimentali di due fine settimana tra Verbania (19-20 febbraio) e Orta San Giulio (25-27 febbraio). L'occasione è onLive, un progetto di Piemonte dal Vivo dedicato a performance, spettacoli, incontri e dibattiti sul mondo dello spettacolo dal vivo ibridato alle nuove tecnologie. La performance di inaugurazione si è tenuta il 4 febbraio a Torino con Elio Germano e tanti bei nomi dello spettacolo dal vivo.
E' dunque nell’ambito di questo grande progetto regionale che CROSS Project, avanza le sue proposte tra Verbania e Orta.
La prima tappa di CROSS Project/onLive sarà il 19 e 20 febbraio al Museo del Paesaggio di Verbania con re-FLOW VR di COORPI, una performance che lega danza e intelligenza artificiale, corpi e macchine, trasforma battiti, fiato, sudore e storie in suoni e videoproiezioni in tempo reale, mappandoli direttamente sulle pulsazioni e sui movimenti dei performer e del pubblico.
Spiegano gli organizzatori: "re-FLOW VR (Virtual Reality), con la direzione artistica e la coreografia di Chrysanti Badeka, è un’esperienza partecipativa in realtà virtuale che esplora il corpo in stato di emergenza, un viaggio virtuale poetico e imprevedibile attraverso il nostro emisfero, da sud-est a nord-ovest. Lo sviluppo di re-FLOW VR parte da alcune domande/risposte che si pone la coreografa: cosa siamo noi? Animali intangibili? Lottiamo. Fuggiamo. Osiamo. La risata e l'urlo, il respiro affannoso, l'inquietante vigilanza. Cos'è tutto questo? C'è un'uscita definitiva dal vortice di una tragedia?".
Dal 25 al 27 febbraio CROSS Project porta il progetto onLive alla Cappella Nuova del Sacro Monte di Orta (No), con il debutto in anteprima nazionale di “Il bosco che non c’è”, una produzione immersiva di CROSS Project in collaborazione con NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Fondazione Piemonte Dal Vivo, Museo del Cinema di Torino, Ente di Gestione dei Sacri Monti / Sacro Monte di Orta San Giulio.
Dalla presentazione: "Il bosco che non c’è è un percorso di ricerca e co-creazione che, attraverso il linguaggio poetico della performance e della danza, vuole affrontare il tema della percezione nel rapporto con il mondo naturale. La performance (digital & live) illumina le forze naturali che ci circondano e invita i partecipanti a navigare in uno spazio elastico (senza tempo) usando la percezione sensoriale extra quotidiana. In questo spazio il mondo fisico viene rimosso per rivelare reti, processi e sistemi che sono al tempo stesso sublimi e fondamentali per la vita sulla terra. Lo spettacolo/installazione ha la potenza di una meditazione e la profondità di un abisso".