VERBANIA – 26.02.2016 – Alcuni casi
erano stati segnalati già nei mesi scorsi, ma ora il contagio s’è esteso e è ufficiale: alle scuole elementari “Cantelli” e all’asilo “Arcobaleno” di Intra c’è un problema di vermi intestinali. A riferirlo formalmente ai genitori è, in una lettera del 18 febbraio, il dirigente scolastico Nadia Tantardini. Nell’avviso si raccomanda alle famiglie la massima cura dell’igiene personale e si confermano alcuni accorgimenti adottati: saponi battericidi e pulizie ripetute da parte del personale con prodotti appositi dei bagni comuni.
È di ieri invece la notizia che i parassiti intestinali riscontrati sono ossiuri e che alcuni genitori, autori di una raccolta firme, chiedono formalmente la disinfestazione completa degli ambienti scolastici.
L’ossiuriasi, o enterobiasi, è una delle forme di parassitosi intestinale. Nell’organismo umano, in questo caso dei bambini, si diffonde un nematode – un “vermicello” con due creste laterali al corpo – chiamato scientificamente enterobius vemicularis lungo tra i 4 e i 10 millimetri che depone sacche di uova (circa 12.000) nel duodeno e nell’ileo e che, mature (il processo dura circa 6 ore), scendono nell’intestino e nel tratto rettale stazionandovi circa 30 giorni. Il contagio avviene per via orale, di norma quando si toccano con le mani luoghi infetti – i servizi igienici ne sono il ricettacolo e poi si mangia. Gli ossiuri provocano prurito e possibili lesioni da grattamento che potrebbero infettarsi. Per scoprire se si è contagiati occorrono esami specifici perché non sempre il nematode è visibile a occhio nudo nelle feci. Esistono profilassi farmacologiche per debellarlo.