TREVISO - 12-02-2022 -- Riparte oggi a Treviso, con diversi protagonisti e imputazioni analoghe, il processo agli ex Veneto Banca per le azioni e obbligazioni spazzatura vendute ai clienti. Il 25 febbraio 2020 il gup di Verbania Beatrice Alesci, al teatro Maggiore, chiuse la maxi-udienza preliminare (41 imputati, 43 parti civili) accogliendo l’eccezione di incompetenza territoriale presentata dalle difese, rimandando gli atti nella Marca trevigiana e chiudendo l’indagine per truffa aggravata in concorso condotta dal sostituto procuratore Sveva De Liguoro, che aveva chiamato in causa, oltre ai vertici della banca, gli impiegati di filiale che avevano venduto azioni valutate sino a 40 euro e azzerate con la liquidazione coatta amministrativa dell’istituto di credito. A Treviso gli impiegati sono stati tutti archiviati ma, mettendo insieme altri filoni provenienti da diverse province d’Italia, è stato approntato un nuovo procedimento che, appunto, si apre oggi. Cinque gli imputati: l’ex ad e dg Vincenzo Consoli, condannato la scorsa settimana in primo grado a quattro anni per ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto; Mosé Fagiani, condirettore generale e responsabile area commerciale e ultimo dg della Banca popolare di Intra; Renato Merlo, responsabile della direzione centrale pianificazione tra il 2012 e il 2014; Andrea Zanatta, cui faceva capo l’unità operativa Capital management; e Giuseppe Cais, responsabile della funzione della Pianificazione. Il reato contestato è associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Secondo l’accusa, pur sapendo che la banca era in difficoltà economica e il valore delle azioni sovrastimato (del 77%, secondo una perizia disposta dalla Procura), organizzarono un piano per un robusto aumento di capitale a danno di ignari clienti, che poi hanno perso il loro denaro. Ragguardevole il numero di parti offese. Sono 2.306, portatrici di azioni per un valore di 122 milioni di euro. Tra queste tre società e 70 persone fisiche del Vco che lamentano un danno patrimoniale superiore ai 4 milioni e che hanno la possibilità di costituirsi parte civile. Le prime due udienze preliminari, stamane e sabato prossimo, sono dedicate proprio a questo: al deposito delle costituzioni di parte civile che, data la mole, sono state divise in due. Oggi tocca agli avvocati il cui cognome va dalla A alla K, tra sette giorni a quelli dalla L alla Z.