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VERBANIA - 12-02-2022 -- Due detenuti della Casa circondariale di Verbania, in primavera andranno da Papa Francesco.
Invitati all'udienza generale del mercoledì, gli consegneranno lo stendardo con l'insegna vaticana che stanno ricamando a mano. Un prezioso e paziente lavoro che i due detenuti, "abilissimi nel ricamo", stanno portando avanti da mesi. A favorire l'incontro è stata la garante del Comune di Verbania per i diritti delle persone detenute, Silvia Magistrini, che segnala il fatto sul suo report annuale, assieme alle lettere di risposta giunte dalla segreteria di Stato vaticana e dall'ispettorato generale dei cappellani. Ma nella buona riuscita del progetto parte determinante l'hanno avuta anche le suore benedettine dell'Isola di San Giulio e il loro laboratorio di ricamo e restauro dei tessuti. Spiega Magistrini: "Si è ormai stabilizzato in forme sempre più significative il contatto tra le suore di clausura del Monastero e i nostri detenuti, in particolare con il laboratorio di ricamo a cui vengono forniti dalle suore materiali utili, supporto e vicinanza (non solo fili, ma lettere, libri, immagini...). Ma le suore in realtà sono ormai vicine (da celle a celle...), a tutto il personale della Casa circondariale".
Ricamare in carcere, tuttavia, non è sempre agevole, la questione della carenza di spazi, ravvisabile in diversi momenti della vita quotidiana "oltre le sbarre" si riscontra anche nella pratica sedentaria del ricamo. Aggiunge la garante: "E' urgente l'individuazione di spazi più adeguati alle necessità legate alla attività di ricamo, divenuta di grande richiamo anche esterno al carcere, con l’invito di papa Francesco ai due giovani. Occorrono luoghi idonei per la posa di tavoli necessari al ricamo di stendardi di grandi dimensioni visto che al momento è in fase di realizzazione uno stemma papale che sarà donato a papa Francesco la prossima primavera".