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SCARPINATO LUCIO

VERBANIA - 12-02-2022 -- Viaggia a colpi di comunicati stampa e s’allarga alla provincia la diatriba politica scoppiata nei giorni scorsi nel centrosinistra verbanese. Attriti e mugugni all’interno della maggioranza del sindaco Silvia Marchionini, che già ne aveva affrontati nel suo primo mandato, sono emersi col cambio di casacca di Lucio Scarpinato che, eletto in Provincia con la lista “Progetto Vco”, s’è infilato nella crisi innescata dai fuoriusciti domesi Simone Racco e Chiara Pagani per uscire dal gruppo e sostenere, da “stampella” il presidente di centrodestra Alessandro Lana. Una scelta che, in una nota stampa, Marchionini ha bollato come trasformismo, termine stigmatizzato in un secondo comunicato stampa da Massimo Ronchi, capogruppo di Centro civico e di Scarpinato a Palazzo Flaim, seguito da una terza nota trasmessa ai media dal primo cittadino, cui s’è aggiunta la quarta, quella tutta dem a firma congiunta Raffaele Allevi (capogruppo) e Marco Magni (segretario cittadino) in cui si chiede di andare oltre le polemiche e di lavorare.

Al di là del teatrino mediatico, che è a uso e consumo di pochi, il tema politico sul ruolo del Centro Civico a Verbania e in Provincia esiste, tanto che ne ha parlato l’altro ieri anche il direttivo provinciale, nel quale c’è chi ha espressamente chiesto che il duo Ronchi-Scarpinato sia messo alla porta a Verbania.

La loro collocazione è comunque un problema. Candidati a sostegno di Patrich Rabaini nella lista di Comunità.vb, si sono apparentati al centrosinistra e, con la vittoria bis di Marchionini, si sono presi due seggi in Consiglio e un assessorato, andato all’aspirante sindaco. Tra gruppo e assessore i rapporti si sono guastati in estate. I consiglieri hanno disconosciuto Rabaini, che non li rappresenta più in giunta. Marchionini non lo vorrebbe sostituire ma, allo stesso tempo, non vuole perdere due voti in una maggioranza che si assottiglierebbe numericamente.

Va letta in questa direzione la candidatura di Scarpinato in Provincia, una sorta di “risarcimento” al Centro Civico che Marchionini ha trattato in prima persona accordandosi affinché i voti verbanesi fossero equamente divisi tra Scarpinato e l’ex assessore Cinzia Vallone. Nell’urna sono spuntati alcuni franchi tiratori che hanno votato l’assessore bavenese Emanuele Vitale, irritando Ronchi e Scarpinato, “salvato” dalle preferenze pescate a Omegna e, soprattutto, nel centrodestra domese. Così quest’ultimo, quando s’è presentata l’opportunità di sostenere Lana, eletto con il centrodestra ma rimasto orfano di due dei sei eletti, s’è fatto avanti chiudendo un accordo che colloca la formazione politica a sinistra in Comune e a destra in Provincia.

È quel trasformismo che non piace al Pd, al cui interno c’è chi critica Marchionini per aver cercato di sistemare beghe interne spostandole sulla Provincia, candidando un esterno al partito con l’effetto di eleggere un transfuga.

Ora inizia una partita a scacchi che può portare, a Verbania, al rimpasto di giunta con la rimozione di Rabaini (o con l’ampliamento della squadra di governo a un esponente di Centro Civico, facendo passare l’assessore in quota Marchionini), all’uscita dalla maggioranza di Ronchi e Scarpinato, oppure a una convivenza forzata. Tutto dipende da quanto può reggere la politica dei due forni del Centro Civico.