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strada porta

CAPREZZO - 15-02-2022 -- “Chiusa in caso di nevicata e sino allo scioglimento di neve e/o ghiacci”. Ha la data di ieri, giorno di San Valentino –ma anche dell’annunciata nevicata che ha poi raggiunto il Verbano– l’ordinanza con cui il sindaco di Caprezzo Pierangelo Ballardini ha interdetto la strada che, dal paese, porta agli alpeggi sovrastanti l’abitato. Caprezzo-Cappella di Porta è il nome della via, circa tre chilometri a doppio senso, asfaltati ma tortuosi, che conducono a uno degli ingressi al Parco nazionale della Val Grande (da Cappella Porta si sale al Piancavallone), ma anche ad abitazioni private e attività economiche. Una quindicina di persone e tre aziende, di cui una con dipendenti – lamentano gli interessati che, letto il provvedimento, protestano perché, di fatto, non possono accedere alle lororp oprietà. Sottolineano che la strada è comunale e, come tale, il Comune dovrebbe garantirne la manutenzione, compresa la salatura e lo spazzamento in caso di nevicate, come accadeva in passato.

Il Comune non ha soldi e non può sobbarcarsi quella spesa” - ribatte Ballardini, risentito anche della proteste che, da ieri sera, viaggiano via social network. “Sono salito personalmente a portare, con la mia auto, i sacchi di sale pagati dal Comune per i privati. La nostra è una realtà piccola, con problemi di bilancio, e non possiamo arrivare dappertutto”.

Sino all’anno scorso il servizio era garantito. L’ente metteva a disposizione un camion di sua proprietà, pagandone i costi e affidandolo a un privato. Ma il camion è stato venduto in autunno, dopo un’asta cui ha partecipato una sola ditta, a 10.000 euro, e il sindaco ha optato per una soluzione diversa. “Il camion ci costava troppo, anche in manutenzioni, e così abbiamo affidato l’appalto a una ditta esterna, che tiene pulite le strade del centro paese. Quella non è urbana e non possiamo permettercela. Chi viene a vivere nella zona degli alpeggi lo sa che il servizio di sgombero neve e salatura non è garantito. È scritto sui cartelli. Io stesso, quando ho spostato la residenza a Caprezzo (Ballardini è di Baveno, ndr), ho firmato una carta con cui mi impegnavo a non chiedere quel servizio: se no non mi avrebbero accettato”.

Gli abitanti della strada per Cappella di Porta, nella loro protesta, hanno scritto anche al prefetto. “È tutto a posto – replica il primo cittadino –. Ho spiegato la situazione alla prefettura e sono venuti i carabinieri a effettuare un sopralluogo e a documentare fotograficamente lo stato della strada”.

L’ordinanza resta in vigore e poiché è valida “in caso di nevicata e sino allo scioglimento di neve e/o ghiaccio)”, chi la trasgredisce rischia una sanzione. Problemi di bilancio o meno, sullo sfondo resta una domanda a cui non c’è risposta: perché cittadini comuni, che ne hanno diritto come tutti gli altri di qualsiasi paese, non possono fruire, su una strada comunale, di un servizio pubblico indispensabile, ad altri garantito? L’unica soluzione è chiudere la strada?