VERBANIA - 18-02-2022 - Villa Simonetta riapre nel segno della musica. Lo annuncia il sindaco di Verbania parlando della storica villa di Intra come sede di eventi e manifestazioni. Recuperata, dopo i decenni di degrado che l'avevano gravemente compromessa, la nobiliare dimora sul lago è stata ristrutturata grazie a un investimento da 2,7 milioni di euro (finanziati dai Fondi Europei di Sviluppo Regionale il cosiddetto POR FESR 2014-2020), il cantiere fu avviato nel 2018.
Il 3 marzo 2022 la riapertura ufficiale con un concerto organizzato dall’Associazione A.P.S. Note Romantiche nell'ambito del festival del Pianoforte Romantico “Les Nuits Romantiques”. L'appuntamento è possibile in virtù di un accordo con la Fondazione Il Maggiore che prima ospitava la rassegna.
“Siamo davvero orgogliosi e felici di riaprire questo spazio – afferma Silvia Marchionini – perché oltre ad essere un bellissimo palazzo rappresenta un simbolo storico e culturale da tantissimi anni abbandonato a se stesso".
Con un piano lasciato ancora allo stato rustico (sarebbero necessari altri fondi), la Villa è al momento vuota, del resto la destinazione finale è stato da sempre un nodo irrisolto: "Gli spazi di Villa Simonetta ben si prestano ad accogliere questo tipo di attività, e il Comune di Verbania intende utilizzare in questa fase la Villa per l’organizzazione di eventi, piccoli concerti, presentazioni di carattere culturale ed artistico, affidando gli spazi per iniziative di pregio e qualità", conferma il sindaco. Non più tardi dell'autunno scorso, quando si pose il problema della carenza di aule al vicino istituto Cobianchi, la giunta Marchionini aveva messo a disposizione della scuola la dimora, ma la Provincia, titolare delle deleghe sull'edilizia scolastica, aveva rifiutato.
I lavori che si sono protratti per qualche anno, hanno visto inizialmente la messa in sicurezza della struttura per poi passare al consolidamento, restauro e agli impianti. "La parola chiave è 'rispetto' - conferma il comunicato dell'Amministrazione Marchionini -: per l’esistente e la storia della villa (che ospitò anche Garibaldi, amico di Francesco Simonetta), cambiando il meno possibile perché la materia ha valore. Nel pavimento sono stati inseriti incatenamenti per renderlo sicuro, il tetto è stato rifatto e le volte 'rimesse a carico' con cavi per garantirne la tenuta utilizzando la tecnica dell’arco armato. Si è anche lavorato per recuperate le decorazioni neoclassiche e, dove possibile, le pareti e le parti originali del pavimento. L’intervento è stato redatto dal raggruppamento di professionisti costituito dal prof. Ing. Lorenzo Jurina (capogruppo), prof. Arch. Paola Bassani, ing. Edoardo Oliviero Radaelli, 3I Engineering, ing. Alessandra Mazziotti e dal restauratore Salvatore Napoli".
“Il recupero di Villa Simonetta – conclude Marchionini - è l’ultimo di una serie di importanti investimenti fatti in questi anni, avendo in testa un piano strategico e complessivo: recuperare e restituire alla città il suo ricco patrimonio culturale. Palazzo Biumi Innocenti è stato ristrutturato e riaperto per ospitare il Museo del Paesaggio, Villa San Remigio è di nuovo agibile grazie al recupero del piano nobile e diverrà sede dei corsi dell’università del Piemonte Orientale e gli interventi su Casa Ceretti hanno ridato alla città uno spazio pienamente recuperato alla vita culturale e sociale. Ultimo traguardo i lavori su palazzo Cioja che troverà, nei prossimi anni, nuova vita grazie ai fondi del bando di Rigenerazione Urbana”.