1

tribunale 15

VERBANIA - 25-02-2022 -- Una querela temeraria. Non solo l’accusato -poi imputato- è stato assolto e sgravato da ogni accusa, ma a pagare il conto del processo, comprese le spese legali, sarà il denunciante.

Nasce nel mondo delle cryptovalute la disavventura giudiziaria di un 55enne professionista ossolano che, in una chat di whatsapp in cui si discuteva, tra l’altro, di monete virtuali, venne contattato da un conoscente che gli chiese informazioni e gli sollecitò un investimento. Il professionista, che si occupa di altro, gli spiegò che non si occupava in prima persona di cryptovalute ma che poteva aiutarlo. Gli consigliò di acquistare Eth, una moneta virtuale in vendita, allora (nel 2020) a 750 euro. Il potenziale investitore insistette affinché il conoscente gliene comprasse tre, consegnandogli 2.250 euro e ottenendo in cambio un wallet, una sorta di borsellino virtuale dotato di un codice univoco e di una password -consegnata solo a lui- per comprare e vendere. Poco tempo dopo colui che aveva acquistato i tre Eth, dicendo che s’erano svalutati e che non poteva accedere al wallet, iniziò a pretendere la restituzione del denaro. Il professionista si rifiutò e così fu denunciato per truffa, reato per il quale la Procura di Verbania l’ha mandato a giudizio. Il dibattimento non ha offerto alcuna prova della colpevolezza dell’imputato che, nello spiegare i fatti, fornendo anche gli screenshot della chat in cui s’era discusso dell’investimento, ha chiarito che le tre monete virtuali probabilmente sono ancora disponibili, accessibili con le password fornite al conoscente. Il pm Maria Portalupi ne ha chiesto l’assoluzione per mancanza di prove mentre il difensore Marco Daverio, ha espressamente accusato il denunciante di aver presentato una querela temeraria e, oltre all’assoluzione con formula piena, ha domandato che il pagamento delle spese fosse messo a suo carico, come deciso il giudice Beatrice Alesci, respingendo la richiest di 4.000 euro di risarcimento presentata, per la parte civile, dall'avvocato Elisa Indriolo.