VERBANIA - 02-03-2022 -- Nessuna minaccia sul posto di lavoro, né tantomeno violenze e aggressioni ai pazienti disabili. Erano gravissimi i fatti che, lo scorso aprile, un ex Oss della Sacra Famiglia di Verbania aveva raccontato al giudice di pace durante il procedimento penale che lo vedeva parte civile. Aveva denunciato la responsabile del suo reparto che, a suo dire, al culmine di una lite avvenuta nel luglio 2018 l’aveva minacciato, provocando poco tempo dopo la risoluzione del contratto di lavoro.
Più che le accuse alla collega, 58enne che da tanti anni lavora in Sacra Famiglia, aveva destato stupore il racconto di pesanti maltrattamenti che sarebbero avvenuti a danno di pazienti disabili. Il pm l’aveva incalzato per raccogliere ulteriori elementi. Dopo l’estate il procedimento ha avuto una svolta perché è cambiato il giudice e, assegnato ad altro magistrato onorario, è stato necessario reistruirlo da capo. Richiamato alla sbarra, però, l’Oss ha corretto il tiro, ritrattando in gran parte le accuse e non riuscendo a riferire nomi e circostanze di quei fatti che in precedenza aveva rivelato. Anche le minacce ricevute dalla responsabile del reparto sono state smontate dalla testimonianza di un’altra ex dipendente, che era intervenuta durante la lite e che non ha confermato la versione della parte civile.
Il giudice di pace Elisabetta Ferrario ha così assolto la 58enne, che potrà anche valutare di querelare chi l’ha denunciata per calunnia.