DOMODOSSOLA - 08-03-2022 -- A Domodossola, dove sabato 5 marzo si è tenuto un presidio contro la guerra, organizzato dalla comunità ucraina nell'area antistante il municipio, la solidarietà per una popolazione così durante colpita non viene meno, così come la raccolta di generi di prima necessità. Ai nostri microfoni la portavoce Olena Shama racconta come stanno affrontando queste ore i suoi connazionali residenti in Ossola: "Stiamo vivendo ogni giorno e ogni notte con una grande tensione, preoccupati per le nostre famiglie, parenti e amici rimasti in Ucraina. Cerchiamo di contattarli spesso, per ora il collegamento c'è in alcune zone e invece purtroppo è mancato in altre. Noi chiediamo all'Occidente di aiutare il nostro Paese per poter liberare il nostro popolo con tutti gli aiuti umanitari possibili. Vogliamo una no fly zone, ovvero che sia chiuso il cielo sopra l'Ucraina così potremmo evitare la morte di tantissime persone, specialmente bambini".
I ventotto profughi, soprattutto donne e bambini arrivati domenica in città per ora sono ospitati presso case di parenti e amici fino a quando Casa Letizia non sarà pronta per accoglierli. Olga, moglie del campione ucraino, residente in Ossola, Vasyl Matviychuk, che ha organizzato il viaggio della speranza per queste ventotto persone, spiega che prima di tutto servono alloggi ma anche medicine, cibo in scatola, fondi per acquistare carburante per tornare sul confine, in Polonia e poter salvare altre vite. Tra poco sarà diffuso l'elenco delle farmacie ossolane presso cui recarsi per acquistare i medicinali da donare. Olga ripone fiducia nella generosità degli italiani, chiede a chi disponesse di un ampio appartamento o case di ospitare un profugo con bambini, poi vi sarà anche un rimborso. Chi volesse contribuire agli aiuti può farlo chiamando o inviando un messaggio al seguente numero: 3317715175.