S.M.MAGGIORE- 29-02-2016- La Valle dei Bagni di Craveggia
è stata argomento di discussione dell'ultimo consiglio comunale di Santa Maria Maggiore, un consiglio che si è dimostrato fortemente sensibile al futuro turistico legato all'attrazione termale. La delibera emersa dal consiglio comunale, anche considerata l'importanza strategica del Parco del Locarnese, ha dato una linea di indirizzo volta alla individuazione di un'area di tutela.
Eccola:
Premesso che una parte del territorio della Valle dei Bagni di Craveggia è amministrata dal Comune di Santa Maria Maggiore;
Che il restante territorio è amministrato dai Comuni di Craveggia, Re e Toceno;
Che dodici Comuni della Confederazione Elvetica e tredici Patriziati della Regione Locarnese e Vallemaggia hanno predisposto il Progetto Parco Nazionale del Locarnese;
Che il progetto è volto a valorizzare e tutelare il territorio che si estende dalle Isole di Brissago, sul Lago Maggiore, fino al villaggio di Bosco Gurin, l’unico insediamento Walser del Canton Ticino;
Che il Progetto Parco Nazionale del Locarnese, conformemente ai disposti dell’art. 23f della Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio e degli art. 16 ss. dell’Ordinanza sui parchi d’importanza nazionale ha lo scopo di predisporre e gestire un vasto territorio che possa:
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offrire spazi vitali intatti alla fauna e alla flora autoctone;
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promuove lo sviluppo naturale del paesaggio;
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promuove le funzioni turistico/ricreative;
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promuove l’educazione ambientale;
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promuove la ricerca scientifica in particolare per quanto concerne la fauna e la flora autoctone;
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rafforzare le attività economiche orientate allo sviluppo sostenibile ivi esercitate; Che la legislazione elvetica prevede all’interno dei parchi nazionali svizzeri due tipologie di
azzonamento “Zone centrali” e “Zone periferiche”;
Che le “Zone centrali” sono territori toccati in modo marginale dalle attività umane, caratterizzate da elevate wilderness e biodiversità e in cui scopo principale è quello di consentire alla natura di svilupparsi liberamente;
Che in queste zone, secondo quanto previsto dall'Ordinanza federale, sono previste alcune limitazioni, ad esempio, per la caccia, per la raccolta della flora e dei minerali;
Che tali “Zone centrali" sono classificabili, nella categoria di gestione II secondo i parametri IUCN 1
( ) (ovvero un’area protetta finalizzata alla protezione di un ecosistema con possibilità di fruizione a scopo ricreativo);
Che viceversa le “Zone periferiche” di un parco nazionale svizzero sono quelle in cui l'uomo svolge le sue attività, secondo i principi dello sviluppo economico sostenibile, e sono classificabili con un livello di tutela IUCN pari a V (ovvero un’area protetta finalizzata alla protezione e fruizione di aree nelle quali le interazioni tra uomo e natura hanno dato vita, nel tempo, a elementi di particolare valore estetico, ecologico e/o culturale);
Che tali aree sono paragonabili alle aree contigue previste dall’art 32 della Legge n. 394 del 1991 e dall'art 6 della LR 19 del 2009; Che nel 2007, la Regione Locarnese e Vallemaggia ha istituito il Consiglio del Parco quale organo politico responsabile di promuovere la seconda e terza fase di progetto, fino alla votazione popolare;
Che in tale Consiglio vi siedono i rappresentanti di Comuni, Patriziati e Regione Locarnese e Vallemaggia e sono accompagnati da un gruppo di lavoro tecnico incaricato di elaborare il progetto; Che, quali Rappresentanti Uditori sono, inoltre, presenti anche i sindaci dei Comuni di Craveggia, Re, Santa Maria Maggiore e Toceno;
Che, in data 15 maggio 2013 e integrato in data 31 luglio 2014, è stato sottoscritto un accordo di programma tra i Comuni di Craveggia, Re, Santa Maria Maggiore e Toceno e l’Ente Regionale di Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia (ex Regione Locarnese e Vallemaggia) per svolgere delle analisi, al fine di verificare dal punto di vista tecnico, giuridico e pianificatorio dei possibili scenari di sviluppo coerenti con l’ipotesi di Parco Nazionale del Locarnese, per il territorio italiano della Valle dei Bagni di Craveggia;
Che la Valle dei Bagni di Craveggia è stata individuata come possibile area di interesse transfrontaliera per il Parco Nazionale del Locarnese. Tale area, infatti, presenta caratteristiche geografiche, ambientali, ecologiche, storiche, culturali e idrografiche in continuità con i territori del Parco, inoltre, al suo interno è già presente l’Oasi di Tutela della Fauna Selvatica “Bagni di Craveggia”, istituita ai sensi dell’art. 10 della Legge Nazionale 157 del 1992;
Che al confine con la Valle dei Bagni di Craveggia il progetto Parco Nazionale del Locarnese ha già individuato due possibili Zone centrali che interessano anche le aree già tutelate di:
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- la Bandita di Caccia n 23 “Vergeletto”, corrispondente a una vasta area posta sulla destra orografica della Valle Vergeletto e confinante con le creste in sinistra orografica della Valle dei Bagni (Comune di Craveggia) in cui insiste anche al Riserva Forestale di Arena;
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- la Riserva Forestale “Onsernone”, confinante con il territorio italiano posto sulla destra orografica della Valle dei Bagni (Comune di Re);
Che il risultato di queste verifiche ha permesso di identificare una zona di potenziale interesse per lo sviluppo di un’area di tutela, contermine con il progetto di Parco Nazionale del Locarnese, nel comprensorio italiano della Valle dei Bagni di Craveggia;
Che il territorio della Valle dei Bagni di Craveggia è già classificato nel Piano Paesaggistico Regionale, adottato nel maggio 2015, quale "nodo principale" della rete ecologica e "altro sito di interesse naturalistico" per i quali valgono le disposizioni dell'articolo 42 delle Norme di attuazione del PPR;
Che il territorio della Valle dei Bagni di Craveggia è già sottoposto ad un regime di tutela, ai sensi dell'articolo 142 (ex- Galasso) del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in quanto la maggior parte del suo territorio rientra tra nelle categorie di beni individuati dall'ordinamento (fiumi e corsi d'acqua, montagne sopra 1600 m, circhi glaciali, territori coperti da foreste e boschi, ...);
Che, in particolare, è stata identificata una superfice di reperimento per l’individuazione di un’area protetta, posta in continuità con le “Zone centrali” previste in territorio svizzero nella Valle Onsernone e nella Valle Vergeletto;
Che tale area protetta contermine al progetto di Parco Nazionale del Locarnese dovrà avere una normativa con un grado di tutela IUCN II;
Che il restante territorio della Valle dei Bagni di Craveggia dovrà avere un regime con un grado di tutela IUNC V;
Che, come previsto dall'art. 4 della LR 19 del 2009, “I soggetti gestori delle aree protette ricadenti sul confine regionale promuovono intese ed accordi a livello internazionale ed interregionale con i
soggetti gestori delle aree protette confinanti o limitrofe al fine del coordinamento gestionale dei territori tutelati”;
Visto il D.lgs. n. 267/2000 e smi;
Dato atto che è stato acquisito sul presente atto parere favorevole di regolarità tecnica reso dal Segretario Comunale ai sensi dell’art. 49 del D.lgs. n. 267/2000 e smi;
Con voti favorevoli n.7 su n.7 presenti e votanti espressi per alzata di mano
DELIBERA
1.Di approvare che il Comune di Santa Maria Maggiore, in collaborazione con i Comuni di Craveggia, Re e Toceno sviluppi il progetto di individuazione dell’area di tutela in Valle dei Bagni di Craveggia, per definire nel dettaglio i confini delle aree e il piano di gestione delle stesse.
2. Di approvare che le iniziali analisi effettuate hanno permesso di individuare sul territorio
italiano due superfici di interesse, che potranno avere diversi livelli di tutela (cfr. Allegato I):
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- una superficie di reperimento di un’area di tutela, suddivisa in due sub unità: la prima corrispondente indicativamente all’Oasi di Tutela della Fauna Selvatica “Bagni di Craveggia” (Comune di Craveggia e Santa Maria Maggiore) e confinante con la Bandita svizzera “Vergeletto”, e la seconda posta a sud-est dell’area termale, su territorio dei Comuni di Craveggia e Re, e confinante con la Riserva Forestale svizzera “Onsernone”. All’interno di tale
superficie dovrà essere istituita un’area protetta ai sensi dell’art. 2 della Legge n 394 del 1991;
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- una superficie di reperimento di un’area contigua nel territorio restante della Valle dei Bagni (Comuni di Craveggia, Re, Santa Maria Maggiore e Toceno). L’area contigua dovrà essere istituita secondo quanto previsto dall’art. 32 della Legge n 394 del 1991 e dall'art 6 della LR 19
del 2009.
3. Di dare mandato alla Giunta Comunale per attivare le procedure tecniche e amministrative con i competenti Enti provinciali, regionali e nazionali, al fine di giungere a un accordo di collaborazione tra i due Stati e alla realizzazione dell’area protetta e della relativa area contigua.
4. Di dare mandato alla Giunta Comunale in coordinamento con le altre Giunte comunali affinché il futuro Ente gestore dell’area protetta e della relativa area contigua sia individuato nelle quattro amministrazioni dei Comuni di Craveggia, Re, Santa Maria Maggiore e Toceno.
5. Di approvare che l’iter d’istituzione dell’area protetta e della relativa area contigua nella Valle dei Bagni di Craveggia sarà attivato solo in seguito alla effettiva istituzione del Parco Nazionale del Locarnese, che dipende dall’esito positivo della prevista votazione popolare della Carta del Parco nei comuni coinvolti dal progetto di Parco Nazionale del Locarnese.
Parere di regolarità tecnica
Visto: con parere favorevole Data: 22.02.2016 Il Segretario Comunale
Dr.Antonella Salina