1

maurizio bonfantini

VERBANIA - 12-03-2022 -- È il Volley Novara secondo in classifica l’avversario di oggi dell’Altiora. Nella serie C maschile di volley il calendario mette i verbanesi di Andrea Cova contro una delle formazioni più quotate della categoria, che insegue a due punti di distanza (con una partita giocata in più, però) la lanciatissima Stamperia Alicese Santhià. Il sestetto allenato da Zimbaldi viene dalla sconfitta interna al tie break contro il Vercelli, terzo in classifica. Non è andata meglio la scorsa settimana ai verbanesi, sconfitti 3-0 dalla Plastipol Ovada, che s’è avvicinata al sesto posto dell’Altiora.

La novità in casa verbanese è arrivata però in settimana con le elezioni del consiglio. Il nuovo presidente è Maurizio Bonfantini (nella foto), che prende il posto di Monica Morando, che resta nel direttivo come vicepresidente. Sessantatré anni, consulente finanziario, il figlio d’arta Bonfantini (il papà Adolfo, scomparso di recente, è stato storico dirigente del volley verbanese) da un paio d’anni è il direttore tecnico della società nella quale da giovane ha iniziato la carriera che, prima da giocatore e poi da allenatore, l’ha portato a calcare anche i campi della serie A. Con loro due in consiglio ci sono Tiziana Calvene , Stefano Celant e gli uscenti Morena Azzini, Stefano Battistini, Alessio Faraci, Romina Borgotti e Mario Russo Alesi.

“Sono stati tre anni durissimi ma anche ricchi di soddisfazioni – commenta Morando –. Vedere che oggi Altiora è ancora tra le più importanti società pallavolistiche del Piemonte è motivo di immenso orgoglio per me”.

Sono felice di aver fatto questa scelta. La pallavolo ha rappresentato e rappresenta tutt’ora una parte importante della mia vita, e da qualche tempo ero tornato in Altiora con incarichi organizzativi – aggiunge Bonfantini –. Posso portare a Verbania la mia esperienza sportiva conseguita in società importanti , unita a una formazione professionale che mi permette di analizzare al meglio gli aspetti economico-gestionali. La vera molla che però mi ha convinto ad affrontare questa avventura è pensare a quanto ne sarebbe stato orgoglioso mio padre. Sarà difficile ripercorrere i suoi passi , perché lui ha rappresentato insieme a De Felici, la figura più importante per la diffusione del nostro meraviglioso sport”.