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ROMA - 18-03-2022 -- Si apre un altro fronte nella battaglia degli azionisti azzerati di Veneto Banca. Nei giorni scorsi il gup del tribunale di Roma Simona Calegari ha disposto il rinvio a giudizio dell’ex responsabile italiana di PricewaterhouseCoopers, chiamando nel giudizio la società anche come responsabile civile. È la prima volta che in un procedimento penale scaturito dal crac dell’istituto di credito vengono citati estranei alla banca entra in gioco un soggetto esterno, nella fattispecie chi revisionò i bilanci certificandone la qualità e contribuendo a fare in modo che il valore delle azioni restasse alto e nascondendo agli investitori e ai soci-azionisti/obbligazionisti la reale consistenza della società, poi finita in liquidazione coatta amministrativa.

Il giudizio con rito ordinario per le accuse di ostacolo alla vigilanza, illecito amministrativo dell’ente e falsità nelle relazioni e nelle comunicazioni dei responsabili della revisione inizierà il 4 ottobre e vedrà costituiti anche alcuni azionisti del Vco. Sono una mezza dozzina, per circa 5 milioni di euro di azioni svalutate e li rappresenta l’avvocato Clarissa Tacchini, che è costituita parte civile anche per conto del la sezione verbanese del Movimento Difesa del cittadino.