STRESA - 18-03-2022 -- Sarà il Tar Piemonte a decidere se la revoca della concessione della funivia Stresa-Mottarone è legittima. Lo scorso 16 dicembre il segretario generale del comune di Stresa firmò l’atto con cui, a chiusura del procedimento avviato il 14 ottobre e dopo le osservazioni di parte inviate il 3 novembre, annullava il contratto che, sottoscritto nel 2016, garantiva alle Funivie del Mottarone srl (poi diventata Ferrovie del Mottarone con una fusione societaria) la gestione fino al 2028 della funivia e la riscossione dei canoni d’affitto del bar Idrovolante di Carciano e del vicino noleggio bici. Quell’accordo prevedeva che i privati sostenessero una parte dell’investimento per la sostituzione delle parti dell’impianto vetuste la cui somma sarebbe stata restituita da Stresa, con rate annuali da circa 140.000 euro.
In estate, qualche mese dopo il disastro del 23 maggio e anche a seguito delle sollecitazioni della minoranza, l’Amministrazione stresiana incaricò l’avvocato Francesco Dal Piaz di Torino di fornire consulenza e assistenza nella revoca, che si compì prima di fine 2021. Secondo il Comune il gestore è responsabile di violazioni contrattuali, in particolare di non aver provveduto alla prescritta manutenzione ordinaria e straordinaria, di aver falsificato il libro-giornale celando i problemi dell’impianto, e di aver provocato -manomettendo i freni d’emergenza- l’incidente costato la vita a 14 persone.
Ferrovie del Mottarone, non solo contesta questa ricostruzione dei fatti, che ritiene basata solo sui primi atti di indagine (quelli che hanno portato alle misure cautelari), ma attacca anche le modalità con cui è avvenuta la revoca, che ritiene non conformi alla legge.
Nel ricorso la società, che preannuncia la richiesta di risarcimento danni, si riserva di chiedere la sospensiva della revoca, che in questa fase non avrebbe comunque alcuna influenza dato che dal 23 maggio l’intero impianto (compresa la tratta Carciano-Alpino, che non è stata danneggiata) è stato sequestrato e, quindi, è inutilizzabile.
Ferrovie del Mottarone è assistita dall’avvocato Valter Pompeo Azzolini di Reggio Emilia e dal professor Paolo Colombo di Mantova. Il comune di Stresa, che già aveva incaricato in estate Dal Piaz per una consulenza da 5.709 euro, gli ha affidato la resistenza al ricorso, stanziando per le spese legali ulteriori 24.600 euro.