VCO - 22-03-2022 -- Troppo precariato nel settore turistico, occorrono sostegni alla filiera e, sulla linea di quanto proposto dai sindacati nazionali, occorre ripristinare ammortizzatori sociali in deroga e blocco dei licenziamenti. Così in un comunicato congiunto le organizzazioni di categoria del territorio, firmato da Filcams Cgil, (Michele Piffero); Fisascat Cisl, (Massimo Guaschino) e Uil Uiltucs, (Franco Borsotti).
Riparte il settore del turismo nella provincia del V.C.O.. Gli occhi sono puntati sulla stagione 2022 che si sta per avviare. L’industria turistica e la filiera del commercio e servizi sfiorano il 70% dell’economia del territorio. Il comparto del terziario ricopre quindi una fondamentale importanza per la creazione della ricchezza della provincia. Evidenziamo come siano esplose le forme contrattuali di lavoro precario nonché come sia riscontrabile un abuso dell’utilizzo del part time che raggiunge il 50% dei contratti sottoscritti. Secondo gli ultimi dati disponibili la fotografia è impietosa. Il 54,3% dei contratti avviati sono a tempo determinato, il 20,5% a chiamata (con un aumento del 55% sull’anno precedente), il 7,6% somministrati mentre solo il 7,1% sono a tempo indeterminato. La qualità del servizio offerto, che fa la differenza in un mercato internazionale interconnesso e fortemente concorrenziale, si lega con la qualità del lavoro, la formazione dei lavoratori e la stabilità occupazionale.
È indispensabile un’assunzione generale di responsabilità. Da una parte sono innegabili le difficoltà che il settore ha attraversato negli ultimi due anni (pandemia covid- 19, incertezza data dalla situazione geo-politica internazionale), dall’altra, l’auspicata ripartenza deve avere come denominatore comune il rispetto della legge, la piena applicazione dei contratti nazionali, la lotta alla precarietà, l’integrale tutela dei lavoratori in appalto (e nelle esternalizzazioni) ed il contrasto al lavoro nero. La filiera del turismo deve inaugurare un nuovo capitolo improntato alla sostenibilità e inclusività che poggi su un lavoro stabile, regolare e dignitoso.
Misure concrete, a reale sostegno della filiera, sono urgenti e inderogabili anche da parte del governo. Ci riferiamo nello specifico a quanto richiesto dalle organizzazioni sindacali nazionali: ripristinare gli ammortizzatori sociali in deroga e reintrodurre il blocco dei licenziamenti.