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pd conferenza sede

DOMODOSSOLA- 02-03-2016- Conferenza stampa di presentazione delle regole delle primarie e di chiarimento sulle modalità con cui si sono convocate, mercoledì pomeriggio nella sede domese del Partito Democratico. Il segretario Claudio Miceli ha spiegato che: “Potranno votare tutti i residenti domesi, inclusi gli extracomunitari, pagando un euro. Non possono votare le persone che si sono candidate in liste contrastanti quella del Pd nelle precedenti elezioni. Il voto nei tre seggi, in sede, alla Comunità Valle Ossola ed a Teatro Galletti saranno aperti dalle 8 alle ore 20. Entro le 22 di domenica 13 marzo si dovrebbe sapere il vincitore”. Giusto come esempio, alle primarie per l'elezione di Renzi come segretario a Domo avevano votato poco più di mille persone. Il Segretario cittadino ha poi reso pubblico il documento con cui la Commissione regionale di garanzia del Pd ha rifiutato le 19 nuove adesioni al partito perchè “...sopraggiunte in modo difforme rispetto a quanto sancito dal regolamento. Era una situazione non del tutto eticamente corretta, in questi giorni non bisogna che le simpatie emergono più dei contenuti e le problematiche della città e del programma del partito, bisogna affrontarle con correttezza e sostegno al partito. Un ringraziamento a chi ci aiuterà per le primarie, più di 20 volontari, mi auguro che tutto vada al meglio”.

E' stato poi Rosario Mauro a voler puntualizzare: “Il Partito Democratico a Domo ha 83 iscritti, dei quali soltanto 63, perchè residenti in città, potevano sottoscrivere la candidatura di un candidato alternativo a Cattrini, di questi soltanto 13, inclusa la sottoscrizione del candidato che ha sottoscritto se stesso, ha permesso di raggiungere il quorum, per cui il famoso 40% di consensi dichiarato ai media di questa parte, non è veritiero, quella componente gode all'interno del Pd domese di un risicato 8-9 %. Le 19 ultime nuove tessere erano state portate “a pacchetto”, il segretario non le ha accettate perchè non c'erano fisicamente le persone. Ricordo che le primarie non sono una sfida congressuale, chiedo dove sia il programma alternativo a quello di Cattrini e ricordo che è stato creato anche un comitato di sostegno di Cattrini”. Liliana Graziobelli ha voluto ripercorrere le modalità con cui si è approdati alle primarie: “Io sostengo Cattrini e voglio dire due cose, questo partito aveva organizzato un' assemblea degli iscritti il 18 dicembre in cui all'unanimità si era votato per la candidatura di Mariano Cattrini, era finita con una bicchierata , nessun aveva avanzato nessun altra candidatura in quel momento. Quindi abbiamo chiuso l'anno sapendo che ci sarebbe stata un'unica candidatura.

Cattrini quando ha saputo dell'eventualità delle primarie ha chiesto in che modo, e come mai si svolgessero, cosa veniva messo in discussione del programma che non avevamo attuato sin a quel momento. Non gli sono state date risposte nel merito. Delbarba, che ha partecipato in questi 5 anni alle votazioni in consiglio, non si è mai distinto per avere votato qualcosa contro l'amministrazione Cattrini. Al di la del fatto che si vuol far volare Domodossola, non capisco le motivazioni che portano questo partito a fare una un confronto che è tutto giocato all'interno e con rapporti di forza che la dicono lunga, o forse c'è l'intenzione di giocare delle partite esterne in modo diverso. Nella misura in cui all'unanimità si dice che uno è il candidato diventa, difficile capire le motivazione di queste 12 persone più una”.

Per le interviste a Rosario Mauro, Liliana Graziobelli e Claudio Miceli, stiamo caricando