VERBANIA - 24-03-2022 -- Ci è giunta richiesta di rettifica dall’avvocato Patrich Rabaini in relazione ad un articolo pubblicato in data 17 marzo. La pubblichiamo convinti comunque della correttezza del nostro operato.
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“Nel citato articolo si legge: “Una relazione rotta, un lungo matrimonio finito perché lei l’aveva tradito e lui non si rassegnava”.
La circostanza da Voi riportata come un fatto certo, ossia il tradimento, a tenore dell’articolo sarebbe stata causa della fine del matrimonio e, dunque, avrebbe quasi “giustificato” il comportamento penalmente rilevante dell’imputato, non risponde al vero; non vi è stato, da parte della mia assistita, alcun tradimento che abbia portato alla fine della relazione coniugale e, dunque, non possono esistere prove contrarie, nella Vostra disponibilità, tali da giustificare simili assunti diffamatori da parte Vostra.
La Vostra attribuzione alla mia assistita di un “tradimento” come causa di separazione, non risponde assolutamente al vero e non solo non ha trovato alcun riscontro processuale né in sede civile, né in sede penale, ma nemmeno è stata oggetto di prova o di valutazione da parte dell’Autorità Giudiziaria e, dunque, si tratta di una mera illazione del Vostro giornale volta a minare gravemente l’onore e il decoro della mia assistita. In nessuna fase processuale (civile o penale che sia) è stato affrontato l’argomento del “tradimento” che il Vostro giornale, invece, da improvvidamente per certo.