TORINO – 25-03-2022 -- Presentati a Torino i loghi dei Distretti del Commercio del Piemonte. Un logo uguale per tutti con la bandiera del Piemonte e uno diverso per ogni territorio. In tutto 77, gli ecosistemi di vicinato sono stati istituiti per la prima volta in Piemonte nel 2021 con l’obiettivo di irrobustire la concorrenza dei piccoli negozi nei confronti delle grandi catene. In una prima fase ne sono stati finanziati 52, in attesa adesso di completare l’operazione con gli ultimi stanziamenti.
Tra i loghi dei 77 ecosistemi c’è anche quello del Distretto diffuso del Commercio del Cusio (foto), una realtà, questa, a cui hanno aderito i comuni di Omegna, Casale Corte Cerro e Gravellona Toce, per un totale di 400 esercizi di vicinato, 240 attività tra bar e ristoranti, e 30 società di servizi.
Sulla creazione Distretto cusiano (di cui ne avevamo parlato qui) avevano espresso parole di fiducia e soddisfazione il Vice Presidente di Confcommercio Alto Piemonte Massimo Sartoretti, oltre che l’Assessore al Commercio del Comune di Omegna Raffaella Varveri, il Consigliere e delegato al progetto per il Comune di Casale Corte Cerro Luca Roma, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Gravellona Toce Roberto Birocco,
In particolare, Luca Roma aveva sottolineato come «Il distretto diffuso del commercio rappresenta una modalità di valorizzazione territoriale innovativa per tutta l’area del Cusio. Sarà un efficace fattore di aggregazione in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali che coinvolgeranno in maniera sinergica tre Comuni, associazioni di categoria e di consumatori, accomunati dallo stesso obiettivo: lo sviluppo economico, sociale e culturale del proprio territorio. Il nuovo distretto permetterà di rafforzare, diversificare e incrementare l’offerta di prodotti e servizi, puntando a superare l’attuale situazione di difficoltà causata dall’emergenza COVID19. Omegna, Casale Corte Cerro e Gravellona Toce sono strettamente legati da un punto di vista territoriale e culturale, dove per anni l’industria è stata posta al centro dello sviluppo del territorio, ma la transizione verso un’economia maggiormente basata sul commercio è possibile grazie al traino del turismo».