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droga marijuana

VERBANIA - 26-03-2022 -- Quando la Guardia di finanza, nell’estate del 2020, bussò alla porta di quella villetta di Cambiasca, cercava stupefacenti. I militari andarono a colpo sicuro e, in una serra posta nell'orto sul retro, tra la verdura trovarono a un 23enne otto piante di cannabis indica. Quattro erano alte circa due metri e si trovavano tre terra e una in vaso. Altrettante, più piccole (una quarantina di centimetri) e “in crescita”, erano custodite in un grow-box, una stanza speciale di circa tre metri quadrati con deumidificatore, impianto di ventilazione provvisto di filtri, lampade riscaldanti, ventola e tubi di metallo.

Successivamente analizzata in laboratorio, la cannabis ha confermato un elevato effetto stupefacente e ciò, unito ai 950 euro in contanti trovati nella disponibilità del giovane, le cui condizioni economiche non giustificavano un simile patrimonio, ha indotto la Procura di Verbania a ritenerlo uno spacciatore e a perseguirlo.

Il giovane è stato processato e, in un procedimento con rito abbreviato, assolto. La difesa ha sostenuto che la coltivazione aveva un fine proprio e che la marijuana sarebbe stata utilizzata di persona dall’imputato per il quale l’accusa, sostenuta dal pm Anna Maria Rossi, aveva comunque chiesto la condanna a un anno e quattro mesi, ritenendo provato, per gli elementi addotti tra cui il rilevante investimento economico sostenuto per il grow-box, che la cannabis una volta pronta ed essiccata sarebbe stata spacciata.