VERBANIA - 02-04-2022 -- Una spruzzata di spray al peperoncino e un cazzotto in un occhio. Fu improvviso il colpo che un 41enne ossolano, nella primavera del 2019, ricevette all’esterno di un bar di Villadossola. L’uomo era all’interno del locale con amici, moglie e figli e, quando uscì per fumare una sigaretta, oltre il dehors si trovò di fronte uno sconosciuto d’una ventina d’anni più anziano di lui che l’aggredì. Prima lo raggiunse al volto con lo spray urticante e poi, una volta che l’avventore si fu ritratto per l’improvviso dolore, gli rifilò un pugno.
Furono chiamate nella concitazione le forze dell’ordine e lo stesso aggressore, non sentendosi bene perché visibilmente ubriaco, venne portato al Dea dell’ospedale di Domodossola. Accomodato su una barella, si lamentò ed ebbe da ridire con medici e infermiere finché, una volta in piedi, s’aggirò tra i corridoi intralciando l’operato dei sanitari. Un’infermiera riferì che in quel momento, al verificarsi di un’emergenza e nell’urgente necessità di assistere un neonato con problemi di salute, il paziente le impedì di accorrere velocemente.
Per questo episodio in corsia, qualificato come interruzione di servizio, e per le lesioni provocate all’avventore del bar, è stato denunciato e mandato a giudizio dalla Procura di Verbania. Il processo ha rivelato che l’aggressione fosse del tutto ingiustificata e che l’avventore colpito era stato erroneamente scambiato dall’uomo, ubriaco, per uno di coloro che, pare, nel pomeriggio avevano avuto una discussione con lui nella stessa zona del centro di Villadossola.
Il pm ne ha chiesto la condanna, per entrambi i capi di imputazione, a nove mesi, ma il giudice ha ritenuto provate solo le lesioni, per le quali è stato condannato a otto mesi, oltre al risarcimento di 1.500 euro.