VERBANIA - 08-04-2022 -- Quando è entrato in farmacia e ha presentato la ricetta medica per avere l’ossicodone ha sollevato più di un sospetto. “Il farmaco non l’abbiamo in casa, lo dobbiamo fare arrivare: torni oggi pomeriggio” - ha risposto la farmacista a lui, un giovane poco più che maggiorenne che domandava un medicinale oppioide, peraltro in una quantità per nulla modica, insolita per una prescrizione.
Al pomeriggio, tornato per il ritiro, il giovane s’è trovato i carabinieri, che l’hanno fermato, identificato e poi denunciato. La ricetta che aveva esibito -e con sé ne aveva un’altra- era infatti stata falsificata, compilata da qualche ignoto che l’aveva avuta in mano dopo che era stata rubata dallo studio medico di una psichiatra dell’Asl.
Falso in concorso e ricettazione sono i reati che la Procura di Verbania ha successivamente contestato al ragazzo, identificato in un diciannovenne originario di Busto Arsizio. Mandato a processo, è stato condannato a un anno e 300 euro di multa per la sola ricettazione (il pm Maria Portalupi aveva chiesto 7 mesi in tutto). Sul falso, come aveva sostenuto l’avvocato d’ufficio, Marco Perera, non c’erano prove che riconducessero a lui, nemmeno una perizia grafologica che, in fase di indagini, si sarebbe potuta chiedere a un esperto.