STRESA - 10-04-2022 -- Abeti, faggi e aceri. Sono novanta, la maggior parte dei quali collocati sul pendio “spogliato” tra settembre e ottobre per rimuovere la carcassa della funivia precipitata il 23 maggio scorso, gli alberi che ieri sono stati messi a dimora al Mottarone. Li ha donati la Regione, che li ha prelevati dal proprio vivaio di Chiusa Val di Pesio. Li hanno voluti i carabinieri, che li hanno piantati insieme ai volontari Aib e, nel piazzale d’arrivo della funivia, a una trentina di giovani sciatori portacolori degli sci club provinciali. Alla cerimonia erano presenti il prefetto del Vco Michele Formiglio, il procuratore della Repubblica Olimpia Bossi, il questore Luigi Nappi, l’assessore stresiano Carla Gasparro e, per l’Arma, il comandante provinciale, colonnello Alberto Cicognani; e il comandante del nucleo forestale, tenente colonnello Giuseppe Laghezza.
A questo appuntamento, scelto come evento simbolico per benedire la rinascita del Mottarone, è seguita l’inaugurazione di una colonnina di ricarica per auto elettriche collocata in prossimità della vetta e offerta dal gruppo Nhoa.