LONDRA - 04.03.2016 - Filippo Ganna dopo
Francesco Moser e come Fausto Coppi. Sono passati 40 anni dall'ultimo trionfo iridato del ciclismo italiano su pista nella specialità dell'inseguimento individuale. Allora fu Moser il trionfatore. Oggi é un giovane di neanche venti anni, semisconosciuto al grande pubblico e che viene da Vignone, sopra Verbania.
Filippo Ganna l'impresa l'ha firmata a Londra, sull'anello del VeloPark già teatro delle Olimpiadi. Autore in mattinata di una prodigiosa qualificazione e del nuovo record italiano - battuto il primato di Andrea Collinelli campione olimpico di Atlanta '96 - s'é ripetuto questa sera nella finale contro il tedesco Domenic Weinstein. Nella sua serata perfetta, che l'ha anche proiettato su tutte le prime pagine del Paese, Ganna é stato irresistibile negli ultimi giri, recuperando 7 decimi di secondo al rivale, tagliando il traguardo con un altro tempo eccezionale e con un titolo mondiale al collo. Poi il giro di pista col tricolore, i flash, le foto, la premiazione e l'inno di Mameli.
Il grande ciclismo ha scoperto Ganna, talento del Verbano non ancora ventenne e da poco nel giro della Nazionale ma capace di stupire e di mettersi ai piedi il resto del mondo.