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ORTA SAN GIULIO - 13-04-2022 -- Nella mattinata di martedì 12 aprile in piazza Motta a Orta San Giulio si è svolta la “Festa della Pace”organizzata dalle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado per celebrare la pace e dire un fermo “no” alla guerra.

La manifestazione è stata intensa ed emotivamente molto coinvolgente e ad essa, oltre ad alunni ed insegnanti, hanno partecipato anche le famiglie ucraine ospitate a  Villa San Francesco.


Il sindaco Giorgio Angeleri ha aperto l’evento rivolgendosi direttamente ai bambini e ai ragazzi presenti con un discorso incentrato sul tema dell’accoglienza e poi, dopo il suo intervento, è stato un susseguirsi di canti, balli, poesie e cartelloni…


I bambini dell’infanzia e della primaria hanno cantato e ballato “La danza della pace” coinvolgendo anche i ragazzi della secondaria; gli alunni della classe quinta hanno letto la poesia di Rodari ”Dall’uovo di Pasqua” e in un magico momento di condivisione vera e sincera, tutti in coro hanno pronunciato l’ultima frase “ Viva la pace abbasso la guerra” e poi  un’alunna della secondaria ha letto un suo testo molto toccante e significativo che ha scritto per un compito assegnato dopo una riflessone in classe.

Sulle note di “We Are the World” i bambini della scuola dell’infanzia e primaria con il sindaco Angeleri e il sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi sono saliti al Palazzotto a legare i palloncini colorati con il loro messaggi e le bandiere con la parola “pace” scritta  in diverse lingue diverse mentre i ragazzi delle medie hanno esposto i loro cartelloni.
Quella di ieri  è stata una indubbiamente una manifestazione di intensa condivisione, un evento partecipato e sentito che ha favorito il senso di condivisione di ciò che sta succedendo nei territori devastati dalla guerra.


Il sindaco Angeleri si dice, ancora una volta, orgoglioso dei “suoi” giovani: “ È stato un momento di forte emozione, grande orgoglio per me avere loro ad Orta San Giulio. Con le loro parole e con i loro canti hanno elevato al cielo il loro grido di dolore e la speranza di un mondo migliore.”

r.a.

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