VCO - 16-04-2022 -- Le previsioni del tempo portano sereno, per sabato 16 e domenica 17 aprile, in quel di Roubaix. Ma le immagini dell’anno scorso sono ancora nella mente degli appassionati, quell’arrivo spettacolare nel velodromo più famoso del mondo, con Sonny Colbrelli protagonista eccellente di una gara devastante sotto il profilo atletico, fra fango e pavè bagnato. Quest’anno ci saranno anche i due alfieri "capitani" della provincia del Verbano Cusio Ossola a tentare la sorte nel nord della Francia. Filippo Ganna e Elisa Longo Borghini sono entrambi reduci da una prima campagna del north un po'altalenante, probabilmente focalizzata per entrambi sulla regina delle classiche monumento francesi, appunto la Parigi Roubaix. Se per Filippo trionfare non è una novità in quella zona al confine con la Vallonia e le Fiandre del Belgio, dove ha già dominato l’edizione dedicata ai giovani talenti nel 2016, per Longo Borghini (al via oggi alle 12.30) sarà un nuovo tentativo che si spera vada a buon fine quest’anno dopo il terzo posto nella gara femminile d’esordio dell’anno scorso.
Un intenso allenamento con un particolare tipo di bicicletta da pista, è l’indiscrezione che Pippo tralascia alla stampa a poche ore dal giorni clou. Una chicca tecnica possibile grazie all’esperienza da pistard e all’assistenza del team azzurro della disciplina, con Marco Villa allenatore storico. Un intenso lavoro sulla base di sforzi lunghi come i settori di pavè attraversati, che permetterebbe a Filippo di arrivare preparato a domenica, contro un Wout Van Aert e Mathieu Van Der Poel dalla forma fisica stellare. Fra i settori di pavè più famosi e tecnici ci sono la Foresta dell’Aremberg, dove i corridori arrivano a velocità molto sostenute dal tratto asfaltato per buttarsi a capofitto in uno dei tratti più iconici della storia del ciclismo. Pippo avrebbe già provato intensamente il pavè del nord Europa, in queste settimane. Elisa sembra rimanere più "low profile" e lascia ad un post social in inglese la sua sorpresa di Pasqua: oggi sarà al via della corsa del pavè femminile più rinomata al mondo, ma le avversarie non staranno a guardare.
Vittorio Manini