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CREVOLADOSSOLA- 19-04-2022-- Nei giorni scorsi il personale della Polizia di Frontiera di Domodossola ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino di Crevoladossola di circa quarantacinque anni.

“L'operazione non è stata di semplice esecuzione – spiega la Questura in un comunicato stampa- in quanto il soggetto, noto alle forze dell'ordine e destinatario di vari provvedimenti sia di polizia che giudiziari, ha cercato in tutti i modi di ostacolarla.

L'uomo era già stato denunciato dalla Polizia di Frontiera di Domodossola per stalking e gli era stata data dall'autorità giudiziaria la misure cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Tuttavia il soggetto non si è mai curato dei provvedimenti emessi nei suoi confronti, e queste continue violazioni hanno avuto come esito un'aggressione perpetrata ai danni del padre e della sorella della vittima di stalking. Lo stesso infatti si è recato fino al pianerottolo di casa aggredendoli e provocando loro delle lesioni giudicate guaribili in un mese.


Ricevuta dall'autorità Giudiziaria l'ordinanza di custodia cautelare in carcere gli operatori di polizia di Domodossola si sono attivati per eseguirla tempestivamente. L'esecuzione, di non semplice esecuzione, si è concretizzata dopo un'intera giornata di appostamenti, volti a verificare il nascondiglio dell'uomo.

I poliziotti, con l'ausilio dei vigili del fuoco, sono entrati a fatica nell'abitazione ove si nascondeva il soggetto, il quale, avvedutosi dell'autoscala vicino alla sua finestra, improvvisamente ne spalancava le ante e con un gesto pericolosissimo la afferrava scuotendola violentemente allo scopo di far cadere il vigile del fuoco lì posizionato da un'altezza di circa 10 metri. Quest'ultimo, solo grazie alla sua abilità, riusciva a rimanere appeso e scendere incolume.


A quel punto la situazione precipitava, poichè l'uomo, sempre affacciato alla finestra, minacciava che se avessero provato ad entrare in casa sua, avrebbe ammazzato qualcuno. Si procedeva con molta fatica, e sempre con l'ausilio dei vigili del fuoco si forzava la porta d'ingresso blindata.

Una volta aperta parzialmente la porta, l'uomo, brandendo una grossa ascia, si scagliava contro gli operatori di polizia e contro i vigili del fuoco cercando di colpirli, ma gli stessi riuscivano ad evitare i colpi e con l'utilizzo dello spray urticante in dotazione tentavano di fermare l'ira dell'uomo.

Il soggetto, colpito dallo spray, si rialzava per tentare una vana fuga, lanciandosi dal balcone di casa ed atterrando nel prato sottostante.

Ma altri operatori di polizia, lì posizionati proprio in previsione di questo gesto, lo bloccavano ed ammanettavano. Al termine dell'operazione, e della redazione degli atti di rito, è stato trasportato in carcere a Verbania.

Immagine di repertorio