VERBANIA - 21-04-2022 -- Nell’abitacolo, nascosta sotto la leva del cambio, teneva una pistola rubata. Resterà ai domiciliari sino al processo per direttissima il 26enne albanese arrestato ieri dalla polizia a Verbania. Orlando Lulaj, residente in Brianza, era il passeggero di una Mercedes classe E con targa albanese che, nel pomeriggio, è sbucata a Trobaso proveniente dalla provinciale di Bieno. Fermata a un posto di blocco, la vettura era condotta da un 27enne che, residente in Albania, è arrivato con un visto turistico il 17 e aveva in tasca un biglietto aereo per rincasare il 24. Agli agenti i due, che non hanno fornito convincenti motivazioni sul motivo che li portasse a Verbania, sono parsi sospetti nonostante fossero incensurati. Hanno così deciso di portarli in questura. La perquisizione personale cui sono stati sottoposti è risultata negativa ma, nell’auto, è stato trovato un vano nascosto sotto il cambio all’interno del quale si trovava una Beretta 950B con due proiettili calibro 6,35 nel caricatore. Dalla matricola dell’arma s’è risaliti all’origine: un furto messo a segno a Nerviano, in provincia di Milano, nel 2016.
Lulaj, il passeggero, s’è preso la paternità dell’arma e, per questo, è stato arrestato con l’accusa di detenzione e porto abusivo d’arma da sparo. Dopo aver trascorso una notte nella camera di sicurezza della questura, oggi è stato accompagnato davanti al giudice Donatella Banci Buonamici per la convalida dell’arresto. Inizialmente ha detto di non parlare bene in italiano, chiedendo un interprete albanese. Successivamente ha deciso di rispondere alle domande del giudice e del pm Anna Maria Rossi. Incalzato sulla provenienza dell’arma e sul motivo per il quale fosse in città, ha fornito risposte poco convincenti per l’accusa. Ha detto d’aver comprato la pistola, che non sapeva essere stata rubata, in un bar di Milano da un uomo di colore -non ha saputo indicarne il nome, né identificare il luogo della compravendita- per 500 euro e che l’aveva acquistata per difesa personale.
Accusato anche di ricettazione, dopo la convalida dell’arresto è stato sottoposto dal giudice agli arresti domiciliari, come chiesto dal pubblico ministero che ne ha sottolineato il comportamento e la pericolosità.
Nel frattempo il questore ha firmato il foglio di via obbligatorio: Lulaj non potrà entrare a Verbania per cinque anni.