VERBANIA - 22-04-2022 -- Assoluzione confermata e spese processuali a carico del querelante. A sei anni di distanza dal post “incriminato” che aprì una stagione -non ancora chiusa- di denunce e di processi che hanno visto come imputato il consigliere comunale Michael Immovilli (nella foto, oggi della Lega, allora di Forza Italia), la Corte d’Appello di Torino ha scritto un nuovo capitolo. Nei giorni scorsi è stato respinto il ricorso della Procura di Verbania e dell’avvocato Roberto Gentina, parte civile come ex presidente del Coub, contro l’assoluzione pronunciata nell’aprile del 2018 dal giudice Rosa Maria Fornelli. Il caso nacque quando, nell’aprile del 2016, alla vigilia del rinnovo dell’amministratore unico di ConSerVco, nel dibattito politico che portò poi alla nomina dell’ingegner Alberto Gagliardi, Immovilli, allora consigliere di minoranza, pubblico su Facebook un post con annesso commento nel quale, chiamando in causa il presidente del Coub Gentina, lo definì incompetente, affermando che era stato nominato per uno scambio di favori politici col sindaco di Verbania Silvia Marchionini.
Ritenendo le accuse diffamatorie, Gentina sporse denuncia e si costituì parte civile, insieme al Coub, nel procedimento penale che si chiuse con l’assoluzione con la formula “per non aver commesso il fatto”. Il magistrato ritenne che quei commenti rientrassero nella legittima critica politica, e disattese le richieste di condanna di pm e parti civili, con queste ultime che domandarono 30.000 euro di risarcimento.
Contro quella sentenza hanno ricorso, sia la Procura, sia Gentina. I giudici della Corte d’Appello di Torino hanno confermato l’assoluzione, ponendo le spese processuali a carico di Gentina.
Questo è il primo, in ordine di tempo, processo per diffamazione che Immovilli ha subito per le denunce di Gentina. In un altro è stato assolto e pende appello. In un terzo condannato con sentenza confermata in secondo grado contro la quale è stato presentato ricorso in Cassazione.