25-04-2022 -- Da qualche giorno non si hanno più sue notizie e c'è grande preoccupazione per la sorte di Ivan Vavassori, il 29enne figlio adottivo dell'imprenditore Pietro Vavassori e di Alessandra Sgarella, la domese salita alle cronache nel 1998, quando venne sequestrata per nove mesi dalla Ndragheta. Ivan, che nella vita civile fa il calciatore - è un portiere che ha vestito le maglie delle squadre di serie C del Bra, Pro Patria e Legnano - si era recato in Ucraina per combattere i russi nelle squadre internazionali.
Nei giorni della partenza e dell'entrata nel territorio ucraino aveva comunicato via social le sue scelte: "Morire vent’anni prima o vent’anni dopo, poco importa. Quel che importa è morire bene. Soltanto allora inizia la vita”. Dopo essere scampato da un attentato a Kiev, Ivan aveva comunicato di allontanarsi per un po' dai social, anche per non essere rintracciato dai nemici ed aveva affidato il suo account ad altre persone. Sono state proprio queste persone a lanciare l'allarme dal suo profilo scrivendo: "Siamo dispiaciuti di comunicarvi che questa notte, durante la ritirata di alcuni uomini feriti nell'attacco a Mariupol, due convogli sono stati distrutti dai militari russi. In uno di questi pensiamo che ci fosse Ivan con il quarto reggimento. Stiamo cercando di fare del nostro meglio per capire se ci sono persone sopravvissute e i loro nomi. Vi informeremo attraverso i profili Instagram e Facebook di Ivan".