VERBANIA - 27-04-2022 -- La denuncia è definitivamente archiviata e, al querelante che s’era opposto, toccherà pagare le spese del procedimento e 300 euro alla cassa ammende. S’arricchisce di un nuovo capitolo giudiziario la lite tra l’ex consigliere comunale di minoranza a Stresa, Alfredo Macrì Del Giudice, e l’ex segretario comunale Ugo Palmieri. Il primo è a processo per diffamazione aggravata nei confronti del secondo, per aver alluso in Consiglio comunale -ribadendolo poi su Facebook- che Palmieri fosse colluso con un albergatore suo amico nella gestione di una pratica amministrativa, la convenzione con l’albergo Villa Aminta per una pista ciclabile dall’albergo al centro città che, inizialmente approvata, fu poi revocata dall’assemblea municipale.
La revoca definitiva avvenne nel novembre del 2015 e suscitò commenti critici del consigliere comunale, che li sfogò anche sul social network, prendendosela col segretario che, estraneo alla politica, si risentì delle illazioni rivoltegli e presentò denuncia.
Il procedimento, rimasto a lungo fermo in Procura, è scaturito in un processo che, con Macrì imputato a Palmieri come parte civile, si concluderà in autunno.
Nel frattempo, però, il consigliere comunale s’è rivolto nuovamente alla magistratura e, sui medesimi fatti del 2015, ha denunciato l’allora segretario per falso e per la distruzione/soppressione dei documenti, chiedendo che i due procedimenti venissero accorpati. Alla querela, depositata il 25 giugno 2021, la Procura ha risposto con la richiesta di archiviazione “perché la notizia di reato è infondata” del 13 ottobre, cui è seguita l’archiviazione il 18 ottobre.
Di ciò, tuttavia, non è stato dato avviso al denunciante, in quanto i reati prospettati non lo vedono come parte danneggiata (semmai lo sarebbe la pubblica amministrazione). Tale circostanza è stata appresa da Macrì solo a gennaio del 2022 e, per questo, ha presentato un reclamo al Tribunale chiedendo la riapertura del procedimento. Il giudice Beatrice Alesci, nel respingere la domanda, l’ha condannato a 300 euro di ammenda.
Il botta e risposta potrebbe non esaurirsi qui perché, letta la denuncia a suo carico, l’ex segretario Palmieri ha manifestato l’intenzione di presentare a sua volta una controquerela per calunnia.